Il 12 dicembre 1969 una bomba esplose in Piazza Fontana a Milano provocò la morte di 16 persone e il ferimento di 84. Il ferroviere e attivista anarchico Giuseppe Pinelli fu arrestato, insieme ad altri anarchici, per essere interrogato sull'attentato. È stato trattenuto e interrogato per tre giorni, un periodo più lungo di quello previsto dalla legge italiana secondo cui le persone potevano essere trattenute senza vedere un giudice. Poco prima della mezzanotte del 15 dicembre 1969 Pinelli fu visto cadere mortalmente da una finestra del quarto piano della Questura di Milano. Anche se ufficialmente ritenuto un suicidio, il giornalista che ha assistito alla caduta dalla strada ha sostenuto di essere stato spintonato. Tre agenti di polizia che interrogavano Pinelli furono indagati nel 1971 per omicidio, ma le accuse furono ritirate per mancanza di prove.