Profondo liricismo impressionista

Un film a cui sono particolarmente affezionato. L'ho guardato innumerevoli volte durante i miei vent'anni, spesso in compagnia (diverse volte, dei membri della band in cui suonavo). Fonte di ispirazione, nutriva il fascino post-adolescenziale che il mistero esercitava su di me. Non ho visto la versione del 1998 (quella originale e' del 1975) rieditata dal regista Peter Weir, che ha tagliato ben 7 minuti per rendere piu' snella la progressione finale. Cosa posso dire di questo film...affascinante! E poi, come gia' detto, misterioso, incantevole....Un film pieno di tensione sensuale (bellissima la giovane e brava Rachel Roberts) che, contenuta dai codici morali Vittoriani, aumenta il proprio potenziale di dirompenza. Un potenziale cinetico sublimato dalle adolescenti del collegio, ancora innocenti, e veicolato nella curiosa ricerca del brivido dell'ignoto. Quando il mistero si impossessa della narrazione, il film diventa un inno all'inspiegabile ed alle forze dirompenti della natura (non quelle impattanti di uragani e tsunami, per intenderci, ma quelle piu' sottili, sommesse e striscianti). Un film da guardare piu' volte per assaporarne tutti i dettagli e per cercare di risolvere e decifrare, noi spettatori, l'inspiegabile. Dal punto di vista tecnico, questo film fa un ottimo uso della musica, mai troppo presente, ma che diventa protagonista quando deve esaltare le scene chiave. Il plot e' ben ingegnato, senza alcuna sbavatura e supporta un profondo liricismo impressionista, visualmente perfetto. La lentezza e' voluta ed e' strumentale alle belle atmosfere che questo film ci sa donare.