Mandibules

Il mio secondo Dupieux. Dopo Wrong, che ho trovato a tratti geniale, Mandibules mi conferma un autore che ama immergere le mani nell'assurdo, nel grottesco e nell'ironia, elementi - mai fini a sé stessi - che utilizza come interfaccia e filtro della realtà e delle emozioni umane. Insomma, un film davvero piacevole, strampalato, divertente, per nulla presuntuoso e che non si prende mai sul serio. Ed è una delle più belle declinazioni dell'amicizia raccontate dal cinema recente. Sì, lo penso davvero: questo è un bellissimo film sull'amicizia.

Mandibules è leggero, meno stupido e ingenuo di quanto si possa pensare se si sente "due uomini trovano una mosca gigante in un bagagliaio e decidono di addestrarla per fare rapine in banca". L'amicizia tra questi due improbabili personaggi - un Lebowski selvatico e un plausibile ladro per Mamma ho perso l'aereo - è davvero bella, coinvolgente, unica. Quel finale sulla spiaggia, quel discorso sulla purezza della loro amicizia, è quasi toccante. E la mosca, in tutto questo, è forse proprio il correlativo oggettivo della loro amicizia: qualcosa di minuscolo e volatile che invece diviene gigantesco e stabile, che ritrovi sempre, soprattutto nei momenti di necessità, che anche quando ha la possibilità di volare via ritorna da te, anche se non hai una casa dove stare e in tasca hai solo 8 euro e 50.