Fin dove ci si può spingere per raggiungere la perfezione?

SoundtrackDirection

L'americano Richard Shepard è un regista specializzato in serie tv che nel 2018 esordisce con questo lungometraggio che ha vinto alcuni festival, interpretato da Allison WIlliams che molti ricorderanno in “Get Out” di Peele e in “M3gan” di Johnstone, da Logan Browning e da Steven Weber.

 

Il film narra la storia di Charlotte (Williams), una violoncellista che in età adolescente viene considerata un astro nascente con, davanti a sé, un futuro radioso; purtroppo la mamma della ragazzina si ammala gravemente e Charlotte non può far altro che abbandonare l'ambitissimo conservatorio privato dove stava studiando e tornare a casa per assistere la madre negli ultimi anni di vita: la carriera di violoncellista è completamente sfumata.

 

Dopo la morte della madre Charlotte non sa cosa fare (per tutta la vita ha suonato e studiato soltanto musica) e quindi si reca a Shangai per cercare di riallacciare i rapporti con il proprietario del conservatorio a cui era iscritta per cercare qualche aggancio nel suonare in qualche orchestra o, comunque, lavorare in ambito musicale.

 

Ovviamente la nuova Charlotte non è più quella del passato, mancano anni di allenamento e di perfezionamento tecnico, pertanto lei non ha alcuna velleità se non quello di trovare un lavoro per andare avanti.

 

Dopo qualche tempo, viene invitata dal titolare del conservatorio (Weber) in occasione di una competizione riservata ad adolescenti femmine per entrare al conservatorio nel ruolo di violoncellista.

 

Non ci vuole molto affinché Weber presenti a Charlotte la ragazza che, di fatto, ha preso il suo posto come astro nascente e punta di diamante del conservatorio: Lizzie (Browning), una bellissima ragazza che sembra possedere delle capacità tecniche superiori alla Charlotte di un tempo.

 

Weber decide che loro due saranno i giudici che decideranno la vincitrice della prova di ammissione e da quel momento scatta una passione omosessuale tra le due che fa partire il film…

 

Il focus della pellicola però non è la Musica come si possa pensare, non è il rapporto tra le due violoncelliste ad essere al centro della storia, non è la ricerca della Perfezione tecnica e neanche la capacità di soffrire e di sacrificarsi per arrivare ad un obiettivo; la deriva horror, alla fine, spiegherà il tutto e riuscirà a giustificare, con una certa sospensione dell'incredulità, tutta la trama.

 

Il lavoro di Shepard è comunque dotato di una discreta fotografia e tecnicamente è ben oltre la sufficienza e anche lo stesso rimontaggio, per ben due volte, riesce ad incidere in maniera decisamente azzeccata (soprattutto la prima volta…).

 

Purtroppo però ci sono dei difetti che è difficile far finta di non vedere: in primis, la scena lesbica poteva benissimo essere tagliata in quanto assolutamente ininfluente sulla trama ma, soprattutto, inutile ai fini delle dinamiche tra le due protagoniste in quanto, fin da subito, la dinamica omosessuale scompare immediatamente e per tutto il film le due si comportano come due amiche e non come due amanti; la scena finale poteva benissimo essere eliminata, è poco credibile e fa quasi ridere…

 

E' un lavoro discreto con cui poter passare una serata diversa dal solito.

di Rael70