L'Amore è un'altra dimensione?
Charlie McDowell è un regista che con questo film debuttò nel 2014 ottenendo un notevole successo di critica anche se il film, di fatto, fu distribuito in maniera sporadica.
Interpretato ottimamente da Mark Duplass considerato uno degli artisti di punta del cinema americano indipendente e dall'ancora più famosa Elizabeth Moss (che molti la ricorderanno protagonista nell'Uomo Invisibile del 2020), il film si lascia apprezzare per l'abilità narrativa di Justin Lader che ispirandosi vagamente alle atmosfere di Charlie Kaufman riesce a mutare, nel corso della narrazione, da un genere all'altro.
Inizia come una storia a sfondo romantico: marito e moglie vanno regolarmente da un psicologo per cercare di trovare una soluzione al loro rapporto che sta sempre più diventando apatico e senza stimoli. Il dottore gli consiglia vivamente di recarsi in una particolare villa, lontano dalla città, dai rumori e da qualsiasi fonte di disturbo per poter ritrovare vecchie passioni e nuovi stimoli affettivi.
La coppia, alquanto dubbiosa, si mette in viaggio e dopo essere arrivati a destinazione si trovano davanti una villa decisamente comoda, elegante e soprattutto assolutamente isolata.
I due notano che, oltre all'abitazione principale, esiste una dependance per gli ospiti e questo fatto incuriosisce molto Sophie (Moss). Non ci vuole molto affinché un giorno marito e moglie fanno l'amore proprio in questo piccolo appartamento.
Continua come un thriller: Sophie ritorna nuovamente nell'abitazione principale e trova Ethan (Duplass) che sta dormendo!
Pur non riuscendo a trovare una spiegazione plausibile, Sophie fa accenno al loro rapporto consumato solo da qualche ora ma Ethan non ricorda assolutamente nulla di tutto…
Basta così, il film è già partito e la tensione e il mistero aumenteranno sempre piu.
Bel debutto e ottima prova degli attori.
