Refn rasenta la perfezione

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Nel 2016 Nicolas Winding Refn realizza quello che, a tutt'oggi, è il suo Capolavoro.

 

Il "demone al neon" è un film che sfiora la perfezione stilistica e visiva assoluta ed è intriso di prospettive kubrickiane fino al midollo.

E' un lavoro che mette lo spettatore davanti ad un bivio, senza mezze misure: o lo si odia o lo si ama alla follia.

 

Refn che qui, apparentemente, utilizza la narrazione per far conoscere le dinamiche spregiudicate e spesso immorali del mondo della moda (argomento peraltro già trattato in altri film), in realtà riesce, in modo quasi subdolo ma estremamente raffinato ed elegante, usando tutta una serie di elementi allegorici ed estremamente simbolici, a trasportare il film da un prodotto il cui fulcro è la percezione visiva, fotografica, a volte surreale, a volte iperrealistica di una storia ad un soggetto in cui la tensione e l'orrore la fanno da padrona.

 

Vengono esplorati talmente tanti lati dell'animo umano che il film sembra essere una sorta di discesa agli inferi di dantesca memoria: il culto del corpo, il senso della Bellezza, l'antropofagia, l'Innocenza, la Superbia, la Cattiveria, l'Avidità, la Lussuria, la Gelosia, il Narcisismo, l'Arrivismo, l'Invidia e molti altri aspetti dell'esistenza umana.

 

No, non c'è posto per l'Amore purtroppo, forse perché Jesse (una incredibile Elle Fanning) rappresentando la Purezza (corporale e spirituale), vola al di sopra di questo immenso, ma sempre umano, sentimento.

 

La sequenza iniziale è Kubrick senza se e senza ma ed è già, di per sé, molto esplicativa: c'è una simmetria perfetta (tipica del Grande Maestro) e un gioco di luci ed ombre che toglie il fiato; Jesse è distesa, sanguinante, praticamente cadavere eppure esprime una bellezza ed una eleganza non umane.

 

Qual'è quindi il significato del film?
Ogni spettatore si farà una propria idea ma sicuramente non rimarrà impassibile davanti a tanta bellezza visiva, a tanta maestria registica e a delle interpretazioni femminili difficilmente dimenticabili.

 

di Rael70