Recensione di   Rael70 Rael70

The Collection

(Film, 2012)

Ancora più sangue, ancora più casse...

Dato che la saga di Saw era terminata già da due anni e visto che “The Collector” aveva comunque avuto un discreto successo, Marcus Dunstan decide di dare un sequel al precedente lavoro scrivendo e dirigendo “The Collection”.

 

La storia riparte pochissimi giorni dopo la fine del precedente film e lo spettatore, dai servizi dei telegiornali, apprende che “Il Collezionista” ha fatto sparire e poi morire svariate decine di persone nella zona, senza fare distinzione di sesso o età.

Lo spettatore conosce Elena Peters (interpretata da Emma Fitzpatrick) che è una giovane ragazza che vive insieme al ricco padre e conduce una vita alquanto normale. 

Una sera una sua amica, insieme al fratello, la invita a distrarsi dallo studio e a prendersi una notte di spensieratezza e trasgressione portandola in una discoteca.

Sembrerebbe andare tutto per il meglio se non fosse che il Collezionista è anch'esso dentro il locale e i ragazzi non avranno neanche il tempo di capire cosa sta per succedere…

Elena, per caso, riesce a sfuggire alla mattanza e s'imbatte nel redivivo Arkin che vuole aiutarla a fuggire dal locale ma proprio quando i due sembrano trovare la giusta via la ragazza viene rapita dal Collezionista.

Finalmente la Polizia arriva e Arkin viene portato in ospedale per essere curato per poi, successivamente, informare le forze dell'Ordine su cosa gli sia accaduto.

In ospedale si presenta un uomo che chiede ad Arkin se per caso ha visto la ragazza della foto in discoteca ed Arkin conferma e aggiunge che era ancora viva fino al momento del rapimento.

L'uomo, che conosce Elena fin da piccola, altro non è che la guardia del corpo del padre, il quale gli ha dato il compito di ritrovare la figlia a tutti i costi, senza chiedere aiuto alla Polizia e di conseguenza egli ha formato una squadra di specialisti per andare ad uccidere il Collezionista e ritrovare Elena.

Saranno anche bravi nel loro mestiere ma hanno due grandi problemi: non sanno dove si trovi il Collezionista e non sanno come agisce e pertanto obbligano Arkin a fargli da guida.

Arkin accetta ma ad una condizione: cercherà di portarli a destinazione ma non entrerà mai.

Il capo della squadra accetta ed Arkin, a memoria, riesce a far effettuare al team lo stesso percorso che gli fece fare il Collezionista nel primo film e poco dopo arrivano alla sua casa: un vecchio Hotel abbandonato da decenni…

Non siamo nella saga di Saw ma non penserete certo che il Collezionista non abbia allarmi e sensori ovunque che lo avvisino non appena la squadra apre la porta…

Il Collezionista scenderà in campo e il divertimento inizierà…

 

Stavolta il lavoro di Dunstan è fin troppo debitore alle dinamiche tipiche di Saw: tante trappole, sangue a litri ma viene a mancare quella tensione costante che così bene aveva fatto al precedente film.

 

Il film non annoia di certo ma la sensazione di stare vedendo una sorta di versione alternativa di Saw (tra l'altro senza nessuna introspezione sul personaggio del Collezionista rispetto a quello di John Kramer) è palese.

 

Si lascia guardare ma è un gradino sotto a “The Collector”.

di Rael70