Le ragazze splendenti

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Lauren Beukes è una scrittrice sudafricana che nel 2013 pubblica il romanzo “The Shining Girls" (trad. “Le ragazze splendenti”) che ottiene un successo planetario e nello stesso anno Leonardo Di Caprio acquista i diritti per una futura trasposizione televisiva da realizzare.

 

Nel 2022 va in scena “Shining Girls” la serie tv (attualmente di un'unica stagione) diventa realtà grazie alla produzione della sceneggiatrice Silka Luisa (che scrive la sceneggiatura applicando qualche modifica al testo originale pienamente autorizzata dalla Beukes), di Leonardo Di Caprio, dell'attrice protagonista Elisabeth Moss (qui nell'ulteriore veste di regista di due episodi) e della stessa Lauren Beukes.

 

Il cast si dimostra pienamente all'altezza: da una splendida Moss (indimenticabile in “The One I Love”, nell'"L''Uomo invisibile" e in “The Handmaid's Tale”) ad un credibile Wagner Moura ("Narcos" e recentemente “Civil War” di Garland), da una più che discreta Phillipa Soo fino ad un ottimo Jamie Bell ("Billy Elliot", “Rocketman”).

 

La serie avvolge lo spettatore fin dai primissimi momenti iniziali perché la storia è, contemporaneamente, complessa e tremendamente affascinante.

 

E' un thriller con molteplici sfaccettature fantascientifiche e il rompicapo narrativo si risolverà solamente alla fine nonostante alcune cose rimarranno volutamente non chiarite.

La storia si svolge su vari piani temporali ed inizia nel 1964 dove un uomo si avvicina ad una bambina per scambiare quattro chiacchere e prima di allontanarsi gli regala un unicorno di legno.

Di colpo ci troviamo nel 1992 e quella bambina è ovviamente diventata una donna interpretata dalla Moss che si dimostra essere una persona che ha evidenti difficoltà psicologiche e/o di memoria.

Kirby, che vive con sua madre, si appunta tutto quello che le accade quotidianamente perché ciò gli permette di notare eventuali cambiamenti improvvisi nella sua realtà che, evidentemente, accadono frequentemente e di cui non riesce a darsi una spiegazione…

Kirby vuole andarsene il più presto possibile in Florida dove sarà ospitata da una sua cugina con l'obiettivo di cambiare completamente vita sperando che questi fenomeni cessino definitivamente.

Per il momento si reca al Chicago Sun-Times, il giornale dove lavora come archivista.

Parallelamente, un giornalista dello stesso giornale, Dan Velasquez (Wagner Moura) viene inviato dalla redazione per indagare sul ritrovamento del cadavere di una donna, Julia Madrigal, nella rete fognaria della città.

La Polizia richiama, dopo sei anni, Kirby perché sul corpo della donna sono state ritrovate delle ferite praticamente uguali a quelle che, in passato, subì Kirby: lei è stata violentata da uno sconosciuto che non è mai stato trovato dalla Polizia e adesso si sta cercando di capire se le due aggressioni possono far capo allo stesso uomo…

Le Forze dell'Ordine vogliono capire se Kirby sia in grado di riconoscere una serie di sospettati ma il tentativo fallisce miseramente: Kirby non riesce a ricordare l'uomo che la presa alle spalle.

Non ci vuole molto affinché Kirby e Dan s'incontrino al giornale: lui sta indagando sulla Madrigal e lei vuole scoprire la verità sulla sua aggressione.

Una sera Kirby confessa a Dan che vuole partecipare alla sua indagine e gli rivela cosa ha subito in passato.

Dan, passato l'iniziale sgomento, propone a Kirby di andare dal medico legale che ha fatto l'autopsia alla Madrigal per fargli vedere le sue ferite e capire se sono davvero molto simili…

 

Da qui parte una storia assolutamente avvincente e, per certi versi, innovativa sul lato temporale. Abbiamo visto tanti film basati sui viaggi temporali ma qui l'argomento viene affrontato in maniera leggermente differente.

 

Tanto mistero, ottime interpretazioni e colpi di scena: cosa volete di più?

di Rael70