I particolari definiscono il tutto

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Pete Travis è un regista inglese che esordisce nel 2008 proprio con questo “Vantage Point” e, in seguito, realizzerà l'ottimo “Dredd” del 2012, reintepretazione decisamente di altro livello rispetto a quella cosa insulsa del 1995 con Stallone.

 

Per essere un regista esordiente, a Travis gli va di lusso poiché gli viene dato un cast di attori di altissimo livello: da Dennis Quaid a William Hurt, da Sigourney Weaver a Forest Whitaker, passando per Matthew Fox ed Edgar Ramirez.

 

Il film si rivela azzeccato con una perfetta gestione dell'azione e della tensione.

 

La storia è la seguente: siamo a Salamanca, in Spagna, dove sono stati organizzati degli incontri internazionali per la lotta al terrorismo a cui, ovviamente, il Presidente degli Stati Uniti non può mancare.

 

Nonostante le straordinarie misure di sicurezza, il Presidente degli Stati Uniti è vittima di un attentato da parte di uno sconosciuto.

 

Il Presidente muore insieme ad altre persone, ci sono numerosi feriti e il caos regna sovrano nella famosa città universitaria spagnola.

 

L'agente Barnes (Quaid), uno degli agenti di scorta del Presidente, inizia a riflettere su quello che appena accaduto e inizia a rendersi conto che ci sono tante cose, nella sua memoria, che non gli tornano.

 

Parallelamente, l'intero attentato è visto da otto differenti prospettive: dalla regista televisiva Weaver al normale cittadino Whitaker e ognuna di queste prospettive inizia a rivelare particolari che non erano emersi al momento dell'attentato.

 

Bel film d'azione caratterizzato da queste otto differenti prospettive che fanno capire allo spettatore che, spesso, non bisogna guardare l'insieme per capire il tutto ma concentrarsi sul singolo particolare che può far cambiare completamente scenario all'intera vicenda.

 

di Rael70