Serie (autoconclusiva) che si compone di 8 puntate dalla breve durata (non si superano mai i 30 minuti).
Narra la storia di una donna che, a seguito della morte della figlia di 9 anni, si è separata dal marito e vive da sola nella casa coniugale, passando le giornate senza avere uno scopo ben preciso e facendosi compagnia bevendo spesso vino e prendendo i psicofarmaci che gli ha consigliato il suo psichiatra.
Una sera assiste, casualmente, alla morte di una donna della casa di fronte ma, dopo aver tempestivamente chiamato la Polizia, della presunta vittima non c'è alcuna traccia: l'omicidio è stato realmente commesso o il vino e i farmaci le hanno giocato un brutto scherzo?
Thriller tipicamente hitchcockiano che ha il merito, di puntata in puntata, di aggiungere pochi ma interessanti ingredienti utili allo svelarsi del mistero.
Le puntate, tra di loro, sono perfettamente unite (la prossima prosegue esattamente dove la precedente era terminata) e questo contribuisce a non far cadere la tensione.
Il fulcro narrativo si poggia esclusivamente su Anna e la sua indagine che, seppur facendo ,più volte, dubitare lo spettatore se le cose viste da lei potrebbero non essere reali, prosegue sempre in modo coerente e senza buchi.
Alla fine il lavoro di Lehmann è certamente da apprezzare anche se alcune pieghe narrative nascono e terminano senza lasciare traccia e, ancor di più, è da lodare l'interpretazione della Bell, decisamente a suo agio nella parte.
La serie ha una sua conclusione anche se, come spesso accade, all'ultimo minuto lascia aperta una porta per una eventuale nuova indagine...

di Rael70