Recensione di   Rael70 Rael70

I Am a Hero

(Film, 2016)

Tutti possiamo diventare eroi

DirectionScreenplayMake-upSpecial effects

Shinsuke Sato, talentuoso regista giapponese, un nome, una garanzia: la trilogia di Gantz, la saga di Death Note, la saga di Kingdom e quel gioiellino di “Alice in Borderland” (2020-2022) bastano come biglietto di presentazione?

 

Se non siete ancora convinti allora ritorniamo al 2016, a quella gemma coreana realizzata da Yeon Sang-ho dal titolo “Train to Busan”, uno dei migliori film sugli zombie mai prodotti.

 

Film straordinario, eppure lo stesso anno, in Giappone, usciva “I am a Hero” di Sato che anticipava di un anno quello che noi occidentali avremo modo di vedere sul lato coreano con il treno di Sang-ho…

 

Indubbiamente “I am a Hero” non ha goduto della distribuzione che è stata fatta per “Train to Busan”, per esempio non è mai stato tradotto in italiano, ma, senza alcun dubbio, costituisce un fulgido esempio di come il cinema giapponese non sia affatto inferiore a quello coreano, soprattutto in questo ambito.

 

Il film di Sato fa incetta di premi in vari festival, vince il BIFFF di Bruxelles, il Sitges della Catalogna, il Fantasporto di Oporto, l'SXSW Festival di Austin e il Toronto Dark Festival: le giurie sono d'accordo all'unanimità, “I am a Hero” è la trasposizione perfetta dell'omonimo manga realizzato da Kengo Hanazawa, considerato uno dei maggiori artisti manga giapponesi, pubblicato in 22 volumi tra il 2009 e il 2017.

Hanazawa ha realizzato la sceneggiatura per il film che ovviamente sintetizza in due ore la storia dell'eroe Hideo Suzuki (interpretato da Yo Oizumi) che è uno fumettista di manga che all'età di trentacinque anni non ha ancora un lavoro stabile .

Lui ha ottime capacità ma non riesce a sbarcare il lunario diventando pertanto un anonimo fumettista sottopagato come la stragrande maggioranza dei suoi colleghi…

…e pensare che, in passato, aveva vinto il premio come miglior fumettista debuttante e tutti gli pronosticavano un futuro di successo e di celebrità, purtroppo però sono passati quindici anni da quel premio e di fama e soldi non ci sono neanche le ombre.

Ovviamente il rapporto con la sua fidanzata Tekko va decisamente male, la ragazza ha raggiunto i trentaquattro anni e ancora non è riuscita a formare una famiglia e avere dei figli e pertanto, all'ennesimo sfogo, decide di buttarlo fuori di casa.

 

Hideo è quindi costretto ad andarsene ma l'indomani sera riceve una telefonata da parte della ragazza che afferma di essersi pentita dello sfogo e che vuole rimanere con lui e Hideo risponde accollandosi l'intera colpa della crisi del loro rapporto.

 

L'indomani mattina il ragazzo va a trovare Tekko ma trova una sorpresa…

La ragazza si è trasformata in zombie e vuole ucciderlo ma Hideo, in uno scontro concitato, riesce fortunosamente ad ucciderla.

Hideo è scosso e fugge via ma quello che vede è l'inizio di una Apocalisse…

Tutti stanno fuggendo via perchè un virus denominato ZQN sta infettando tutta la città e si trasmette tramite i morsi degli zombie.

Hideo non sa cosa fare e si reca sul posto di lavoro per vedere se i suoi colleghi sono ancora vivi ma trova il suo datore di lavoro in non buone condizioni…

Hideo fugge nuovamente e stavolta si rende davvero conto che ormai gli zombie sono dappertutto e la sequenza stradale di Sato è magistrale.

Fortunatamente il ragazzo riesce ad infilarsi in un taxi insieme ad una ragazza e ad un distinto signore. Dopo la seconda sequenza eccezionale di Sato sul taxi, la vettura si ribalta ma i due ragazzi sono illesi, il resto della popolazione invece è decimato…

Dai notiziari la coppia apprende che il virus muore alle alte latitudini e quindi Hideo prende una decisione: iniziare l'avvicinamento verso il Monte Fuji senza utilizzare nessun mezzo di trasporto.

I due fanno amicizia ma nel frattempo Hideo si rende conto che Tekko lo ha morso ma lui non si è infettato e non riesce a spiegarne la ragione.

 

Poco dopo però nota che anche Hiromi Hayakari, la ragazza del taxi, è stata morsa sul collo ma stranamente anche lei sembra non aver subito alcuna trasformazione…

…soltanto per poco perché Hiromi si trasforma ma soltanto a metà, diventando una ragazza con uan forza straordinaria ma che riesce a tenere a bada l'istinto cannibalesco tipico dei non morti.

Dopo aver salvato Hideo dall'attacco di un vero zombie, il fumettista inizia a fidarsi di Hiromi e nel loro peregrinare verso il Fuji arriveranno in un centro commerciale e da qui parte il film e ci sarà divertimento ad iosa.

 

Pellicola che non ha nulla da invidiare al più celebre film coreano e che merita certamente la visione senza alcun dubbio.

di Rael70