Recensione di   Rael70 Rael70

Haunter

(Film, 2013)

Ore 01:14: cosa è accaduto veramente?

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Chi non conosce Vincenzo Natali, regista e sceneggiatore americano ma di cittadinanza canadese,  figlio di genitori italiani, regista del celebre cult “Cube”?

Certamente pochi anche se non tutti conoscono la sua filmografia completa: Natali non è solo “Cube” del 1997 ma realizzò un interessante fanta-thriller come “Cypher” con Lucy Liu nel 2002, per poi continuare con l'eccentrico “Nothing” dell'anno successivo e ritornò ad avere un timido successo commerciale con “Splice” del 2009 (con Adrien Brody).

 

Natali ha sempre avuto delle ottime potenzialità (anche come sceneggiatore) ma purtroppo non è mai riuscito ad ottenere quel successo che avrebbe dovuto portarlo nell'Olimpo.

 

Dopo il buon riscontro di “Splice”, passano 4 anni dove il nostro s'impegna soprattutto sul lato produttivo ma, finalmente, nel 2013 esce il nuovo film, questo “Haunter” (sceneggiato da Brian King che aveva già scritto “Cypher”) che si rivelerà essere un buon thriller a tinte horror sebbene non particolarmente innovativo nella trama.

Ci troviamo nel 1985, in casa di Lisa, una giovane ragazza (interpretata da Abigail Breslin che, nel 2007, era stata candidata all'Oscar come miglior attrice non protagonista in “Little Miss Sunshine”) che insieme alla sua famiglia formata dalla mamma Carol, dal papà Bruce e dal fratellino Robbie, vive in una casa immersa nella nebbia.

La famiglia sembra essere unita e in armonia ma, in realtà, Lisa sembra essere un corpo estraneo rispetto ai suoi familiari: da mesi è cosciente di vivere in un loop dove ogni giorno la sua famiglia ripete sempre le stesse azioni, i suoi genitori dicono sempre le stesse frasi e suo fratello si comporta sempre allo stesso modo; la cosa più angosciante è che i suoi familiari non percepiscono il loop, per loro ogni giorno è un giorno nuovo e non hanno memoria di quello precedente.

Lisa ha tentato di uscire dalla casa per cercare qualcuno ma la nebbia è talmente fitta che dopo pochi passi perderebbe l'orientamento e quindi ha sempre desistito.

Una mattina, dopo l'ennesimo loop, Lisa non ne può più e avendo capito che i suoi genitori non si rendono conto dell'anomalia decide di vuotare il sacco e dire le cose come stanno ma Robbie si spaventa e i suoi genitori si arrabbiano con lei per aver inventato questa storia dei giorni sempre uguali.

Lisa non sa che fare eppure si sente in trappola e il fatto di essere l'unica ad essere cosciente della situazione la rende ancor più triste e depressa.

Un giorno Lisa inizia a sentire delle voci ma non riesce a capire da dove possano provenire…

Nella notta successiva, sempre allo stesso orario, le 01:14, Lisa si sveglia e nota che dietro la porta della sua stanza c'è una persona e certamente non è un suo familiare…

Le voci vengono sentite anche nei giorni seguenti (sempre uguali tra loro) e una notte Lisa decide di prendere la tavoletta oujia perché si è convinta che un fantasma si stia mettendo in contatto con lei.

Il contatto sembra non avvenire ma, nonostante tutto, Lisa ha la prova che qualcosa è dentro la casa e ha a che fare solo con lei.

Avendo intuito che l'abitazione possa essere infestata Lisa inizia ad aver paura e una notte uno spirito si avvicina pericolosamente al suo letto per poterla toccare…

Da qui parte il film che svelerà, progressivamente, le sue carte con piccoli jumpscare, tutto sommato, accettabili e che non faranno annoiare lo spettatore.

Non è il massimo dell'originalità ma Natali ha professionalità e ci si può divertire senza gridare al miracolo.

Da vedere.

di Rael70