Recensione di   Rael70 Rael70

Enter Nowhere

(Film, 2011)

In mezzo al nulla

Screenplay

“Enter Nowhere” è uno di quei film che potrebbe benissimo costituire un episodio della celeberrima serie televisiva di “Ai confini della realtà” che per cinque anni ebbe un grande successo negli USA.

 

Il film costituisce l'esordio per il regista Jack Heller e sebbene la direzione e le inquadrature sono alquanto “scolastiche”, si pensava che in futuro Heller potesse migliorare ma il resto della carriera non ha avuto apici o sussulti degni di nota.

 

Un film che non brilla per la regia e che non vanta certo delle interpretazioni indimenticabili dovrebbe avere un giudizio inferiore alla sufficienza eppure il lato migliore di “Enter Nowhere” (letteralmente “entrare in nessun posto” o meglio ancora ”In mezzo al nulla") è la sceneggiatura del duo Christensen-Dolan che riescono ad elaborare una storia intelligente e non banale.

 

Il film è interpretato, praticamente, da soli quattro attori: Scott Eastwood (figlio del grande Clint), Katherine Waterston (che molti ricorderanno in “Alien Covenant” e nella saga di “Animali Fantastici”), Sara Paxton (attrice di lungo corso) e Shaun Sipos (visto in “Final Destination 2”, “Rampage” e “Non aprite quella porta 3D”) ma, come detto, non si tratta di interpretazioni particolarmente degne di nota.

Nel prologo vediamo due ragazzi, Kevin e Jody (Sara Paxton) che si apprestano ad effettuare una rapina in una stazione di rifornimento; nonostante i due riescano a prendere l'incasso, Jody rimane all'interno del locale perché vede una cassaforte sul pavimento e minaccia il proprietario di ucciderlo se non l'aprirà. Kevin è già in auto pronto alla fuga mentre Jody sta ancora minacciando il proprietario che le risponde che se aprirà la cassaforte lei non sarà in grado di gestirne il bottino.

Nonostante il consiglio Jody preme il grilletto e spara…

Con un repentino cambio di luogo e situazione, lo spettatore viene catapultato all'interno di un bosco dove una ragazza sta vagando senza una meta fino al momento in cui vede un capanno…

La ragazza ha freddo e fame ma all'interno del casetta non trova cibo e neanche calore fino al momento in cui si presenta quello che sembra essere il proprietario del capanno, Tom (Scott Eastwood) che fa conoscenza con Samanthe (Katherine Waterston) ma, contrariamente a quello che la donna presagiva, anche Tom si è perso nel bosco e anche lui tenta di ritrovare la via del ritorno…

I due raccontano le loro storie: Samantha è sposata e stava viaggiando insieme al marito fino a quando la macchina è rimasta senza carburante e quindi l'uomo si è inoltrato nel bosco per cercare di fare rifornimento ma dopo un intero giorno non è tornato lasciando Samantha da sola e al freddo dentro la macchina e quindi ella, impaurita ed affamata, si è fatta coraggio e ha iniziato a camminare e a cercare aiuto; Tom stava guidando la sua auto ma ha perso il controllo del veicolo e ha preso un albero in pieno facendo dei danni che impediscono all'auto di ripartire, anch'egli si è inoltrato nel bosco per cercare aiuto.

Il giorno dopo, nei pressi del capanno, i due trovano una ragazza svenuta, quella Jody che aveva rapinato il distributore ma, dopo averla fatta entrare nel capanno, al risveglio la ragazza è alquanto diffidente da questa situazione stranissima (non riesce a capire come si trovi in questo luogo).

Dopo aver fatto inutili tentativi di fuggire dal bosco, ritornando sempre al punto di partenza ossia al capanno, i tre fanno due scoperte clamorose di cui la prima: Samantha è sicura di trovarsi nel New Hampshire, Jody si mette a ridere in quanto è certa che si trovano nel Wisconsin ma Tom li prende, entrambe, per pazze, per lui si trovano nel South Dakota e la seconda è ancora più strabiliante….

 

Un film che riesce a mantenere alta l'attenzione dello spettatore fino alla fine e questo basta per dare un giudizio positivo al lavoro.

di Rael70