Recensione di   Rael70 Rael70

Dr. Brain

(Serie TV, 2021)

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Se si hackera il cervello umano, dove si può giungere?

Kim Jee-Woon è uno dei massimi registi coreani contemporanei, colui che ha scritto e diretto “A Tale of Two Sisters” e “I saw the Devil”, il primo uno dei massimi Capolavori Horror, il secondo uno dei migliori Thriller d'azione, entrambi del nuovo millennio.

 

Nel 2021 con “Dr. Brain”, Kim si cimenta, per la prima volta in carriera, con una serie TV composta da 6 puntate, dalla durata media di circa 55 minuti, dove la puntata successiva inizia esattamente dove quella precedente era terminata.

Gli attori, tutti coreani, sono di alto livello: partiamo da Lee Sun-kyun (come non ricordarlo nel ruolo del Sig. Park in “Parasite”) , protagonista nella veste del Dottor Sewon Koh (Lee è morto due anni dopo il termine delle riprese della serie), Lee Yoo-young nella parte della moglie del Dottor Koh e Park Hee-soon, pluripremiato attore coreano nella veste dell'investigatore privato Kangmu Lee.

 

La serie dimostra, ancora una volta, la grande capacità di Kim di cimentarsi con vari generi: se nelle primissime puntate la serie sembra intrisa di atmosfere horror visionarie, successivamente Kim vira sul thriller, sull'azione e sul mistero, rendendo veramente completa e adatta a tutti i palati il prodotto.

 

La sceneggiatura è tipica di Kim: lascia che lo spettatore si faccia una sua idea per poi sbattergli in faccia una verità che lo lascia frastornato e disorientato (alla “Two Sisters”); è pur vero però che questo non è un film di due ore bensì di cinque quindi tutto viene dosato a piccole quantità, di puntata in puntata, piuttosto che sparare i botti nel finale come accade in un normale lungometraggio.

 

La storia scritta da Kim parla di Sewon fin da quando era un bambino in età scolare che è affetto da una forma particolare di autismo, l'Alessitimia, una patologia che provoca l'assenza di empatia nei confronti del prossimo: il soggetto affetto da questa condizione è incapace di comprendere (e quindi capire) le emozioni e i sentimenti altrui.

Il piccolo Sewon quindi non reagisce se qualcuno piange o ride o si arrabbia di fronte a lui; egli è sempre imperturbabile e non fa trasparire alcuna emozione.

 

Ovviamente a scuola il suo comportamento crea problemi e pertanto la madre lo porta in una clinica specializzata per iniziare una terapia curativa.

Sewon ha della capacità intellettive assolutamente fuori dalla norma e alla sua età riesce a risolvere un complesso cubo di Rubik in pochissimi minuti.

La madre è sottoposta, quotidianamente, ad un enorme stress dovendo prendersi cura di un bambino che sembra non possedere alcuna caratteristica umana e ormai è in preda alla depressione da cui non riesce a liberarsi.

Un giorno viene investita da un furgone e muore sotto gli occhi inespressivi di Sewon che, rimasto solo, viene adottato dal primario della clinica in cui era in cura.

Avviene un salto temporale (probabilmente di trent'anni) e ritroviamo Sewon essere uno scienziato neurologo che sta dedicando l'intera vita a studiare i misteri del cervello umano, cercando di aprire orizzonti fino ad ora sconosciuti.

Il sogno di Sewon è riuscire a sincronizzare le onde cerebrali di due esseri viventi per riuscire a comunicare telepaticamente facendo a meno del linguaggio.

Sewon, nonostante sia adulto, è rimasto sempre con le stesse caratteristiche: un uomo che pur essendo sposato e padre di un figlio non riesce a legare empaticamente con la famiglia e di questo, ovviamente, la moglie ne soffre tantissimo e il figlio Doyoon sembra possedere le stesse identiche caratteristiche paterne…

Gli esperimenti con le cavie continuano di settimana in settimana ma i risultati sono deludenti fino al giorno in cui sembra che la teoria si stia trasformando in realtà e che tutti gli sforzi fatti finora potrebbero finalmente essere premiati.

Come un fulmine a ciel sereno una tragedia si abbatte sulla famiglia Koh: Doyoon è morto in una esplosione verificatasi a casa.

 

Se da un lato la moglie impazzisce dal dolore, Sewon cerca di reagire con pragmatismo (ricordiamoci della sua patologia) e si tuffa ancor di più nel lavoro tentando l'impossibile: passare dalle cavie agli esseri umani per vedere se i risultati sono confermati.

Per far ciò viene usato un cadavere dell'obitorio (morto quello stesso giorno) e, aiutato dal suo fidato collega Namil, inizia l'esperimento.

Quello che vede Sewon non è affatto piacevole, quell'uomo è stato ucciso. L'esperimento sembra aver avuto successo ma Sewon è davvero scosso.

Nei giorni seguenti Sewon ha delle allucinazioni e il tutto porta all'esperimento che ha effettuato: i ricordi del morto si sono sparsi per la sua memoria creando delle visioni terrificanti.

Come se non bastasse, la moglie viene ritrovata in fin di vita per aver tentato il suicidio e pur non morendo si trova in coma.

Sewon decide di curarla in prima persona e decide di entrare nella sua mente per capire che cosa le è realmente successo.

La sequenza onirica è di una bellezza visionaria meravigliosa: puro Kim al 100%.

La moglie lo accoglie ma non sta affatto bene…

Sewon è terrorizzato e non capisce che cosa stia vivendo ma i pensieri di Jaeyi lo travolgono trasportando il marito dentro il suo stesso dolore…

Orrore allo Stato dell'Arte ("Two Sisters" fa scuola), secondi che passano e che lasciano lo spettatore meravigliato…

Alla fine dell'incubo la moglie lo invita a cercare Doyoon perché lei sa che è vivo!

Sewon si scollega ed esce completamente sconvolto: Doyoon è morto, è impossibile che sia vivo, cosa vuole dirle Jaeyi?

La serie deve ancora partire ma già lo spettatore è stato completamente sopraffatto dalla vicenda.

I colpi di scena si susseguiranno di puntata in puntata e Kim dimostrerà, ancora una volta, che lui va oltre i generi…

 

Il Maestro è tornato.

di Rael70