Visivamente splendido
Nikita Argunov è uno dei massimi specialisti di SFX russi e nel 2019 debutta alla regia con questo “Coma”.
La storia, seppur affascinante, è una miscela di almeno due film, Inception e Nightmare 3.
Ad ogni modo, sebbene non si tratti di un lavoro indimenticabile, bisogna comunque riconoscere che, dal punto di vista visivo, è davvero una gioia per gli occhi: SFX stupefacenti ed uso di ambientazioni decisamente azzeccate.
La trama è semplice: un architetto si trova nel suo studio ma, all'improvviso, tutto ciò che lo circonda inizia a mutare e a dissolversi.
Spaventato a morte fugge via ed esce in strada trovandosi davanti ad un realtà fisicamente e visivamente completamente distorta e lontana dalla realtà.
Completamente confuso, disorientato ed incapace di capire cosa gli stia accadendo, s'imbatte in delle creature oscure che vogliono ucciderlo ma grazie all'intervento di una banda di uomini riesce a farla franca.
Non appena il gruppo riesce ad allontanarsi da quelle minacciose creature, il capo inizia a spiegare alcune cose al malcapitato: egli si trova in coma (nella vita reale) e questa è la “realtà” in cui tutte le persone che si trovano in questo stato approdano.
E' una realtà completamente differente dal punto di vista fisico che si basa sui ricordi della singola persona e inoltre alcuni di questi “non morti” acquisiscono dei particolari poteri in questa nuova dimensione.
Ma, dopo aver accettato, suo malgrado, il suo nuovo stato, il protagonista vuole saperne di più: cosa sono quelle oscure creature che vogliono uccidere tutti i presenti e soprattutto, chi arriva in questa nuova realtà è ancora in coma nella vita reale oppure è già fisicamente morto?
Visivamente straordinario, è un lavoro che diverte (soprattutto nella prima parte) ma che riesce a mantenere l'interesse dello spettatore più o meno costante per tutta la sua breve durata.
