Sono passati quattro anni dall'incredibile “El Cuerpo” e ormai Oriol Paulo è diventato un nome conosciuto in tutto il mondo e assolutamente venerato in Spagna.
Dopo “Los ojos de Julia” che aveva incassato, sorprendentemente, 13 milioni di $ (basato sulla sceneggiatura originale di Paulo) e dopo l'esordio alla regia de “El Cuerpo” (anch'esso basato su una sceneggiatura originale del talentuoso regista spagnolo), il nostro Oriol scrive la sceneggiatura di “Secuestro” (conosciuto anche come “Boy Missing”) e la regia viene affidata a Mar Targarona, famosa per aver prodotto “The Orphanage” e “Los ojos de Julia” e che qui, ahimé, esordisce come regista…
Sebbene la sceneggiatura di Paulo è certamente meno brillante ed ispirata delle precedenti (evidentemente preso dallo straordinario “Contrattempo” a cui sta, contemporaneamente lavorando), il lavoro della Targarona fa di tutto per svilire la storia immaginata dall'autore.
Il film dovrebbe essere, come lo è sempre stato nelle storie di Paulo, un condensato di tensione e mistero e invece, alla fine, la pellicola risulta piatta e senza chissà quali stravolgimenti o colpi di scena indimenticabili.
E' un esordio da dimenticare per la produttrice e un passo falso per Paulo che però si riprenderà alla grande e con gli interessi con “Contrattempo” che uscirà nello stesso anno.
La storia narra di un ragazzino sordomuto che viene rapito da un misterioso individuo e che, in maniera altrettanto misteriosa, riesce a fuggire dalla prigionia ritornando a casa.
La madre, avvocato di successo, e soprattutto la Polizia vogliono capire cosa sia successo, chi è stato il rapitore, quali sono le motivazioni e come il ragazzino sia riuscito a scappare così facilmente.
Più le indagini vanno avanti e più la ricostruzione fatta dal bambino convince sempre meno la Polizia…
La storia di Paulo avrebbe anche degli interessanti sviluppi ma la regia della Targarona rende tutto prevedibile e quindi poco interessante per lo spettatore.
Da vedere senza nutrire troppe aspettative.