Recensione di   Rael70 Rael70

As the Gods Will

(Film, 2014)

Il genio di Miike

DirectionScreenplayScenographyMake-upActing

Parlando di Sono e del suo “Tag” risulta impossibile non citare anche il lavoro di Takashi Miike, quel “As the Gods Will” che lo eleva definitivamente a regista cult di livello mondiale.

 

Molte sono le cose che hanno in comune i due film sebbene, alla fine, nascondono messaggi e filosofie differenti.

 

La folle trama racconta di Shun, un ragazzo del liceo (come la Mitsuko di “Tag”) che passa il suo tempo libero a giocare ai videogiochi ma che, contemporaneamente, è annoiato dalla vita che trascorre quotidianamente.

 

In classe, una mattina, all'improvviso la testa dell'insegnante esplode e dal cadavere emerge una bambola Daruma, una tradizionale bambola giapponese che inizia a parlare e ad informare la classe che da quel momento tutti saranno costretti a partecipare ad un gioco (il nostro uno, due, tre, stella!)  in cui chi verrà beccato a muoversi verrà immediatamente dilaniato.

 

Come se già la situazione non fosse disperata, il gioco ha una scadenza: se nessuno vincerà (riuscendo a toccare la bambola che si trova sopra la cattedra) moriranno quelli ancora in vita. 

 

In breve Shun riesce a sopravvivere e dopo essere uscito dall'aula s'incontra con la sua amica Ichika ed insieme vanno verso la palestra…

 

Lo spettatore non ha neanche l'idea che ciò che ha visto è solo un prologo, il bello e la follia di Miike devono ancora arrivare.

 

Cult imprescindibile alla pari di “Tag”.

 

di Rael70