Decidere tutto in soli 80 minuti

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Nel 2016,  il regista catalano, Roger Gual, realizza “7 anos” (7 anni), un avvincente thriller della durata di 80 minuti e che si svolge tutto in una notte a camera chiusa.

 

Girato con solo cinque attori, da Juana Acosta (la ritroveremo in “El Inocente” di Paulo) all'esperto Alex Brendemuhl, da Paco Leon (lo ritroveremo nella deliziosa commedia “Toc Toc”) a Manuel Moron (che si era già fatto conoscere in “Cella 211”) fino al colombiano Jaun Pablo Raba, il film è un concentrato di tensione che fino all'ultimo manterrà alta l'attenzione dello spettatore.

La storia è semplice ma allo stesso tempo decisamente accattivante: in un loft, un sabato sera, i 4 soci fondatori di una azienda tecnologica di successo si riuniscono per prendere una decisione che cambierà le loro vite.

 

Affinché possano adottare la scelta più saggia invitano una sorta di commercialista, José Vega, che avrà il compito di mediare e portare il gruppo ad una decisione definitiva e senza contrasti o ripensamenti.

Cosa deve accadere?

Il CEO della società ha saputo che la Guardia di Finanza spagnola sta indagando sui conti della società e che ha scoperto che quest'ultima ha dei conti aperti in Svizzera e sospetta quindi che il denaro presente nella banca non sia contabilizzato (denaro sporco). Lunedì mattina la Finanza dovrebbe andare nella sede centrale dell'azienda, sequestrare computer e documenti e mettere sotto processo i quattro soci fondatori, almeno che…

 …almeno che uno dei quattro s'immoli per la causa ed effettui una transazione su quei conti, dimostrando alla Finanza di essere l'autore di quel riciclaggio di denaro e che gli altri non ne sanno nulla e quindi non sono imputabili.

Quale sarebbe il costo di questa azione?

Sette anni di carcere.

Chi è disposto a farsi avanti?

Inizia quindi un confronto, alla stregua di una partita a scacchi, tra i quattro soci che, coordinati da Vega, devono mettersi d'accordo su una decisione impossibile da prendere.

Da questo momento il film parte e accadrà di tutto perché, come è facile intuire, ognuno dei soci cercherà di salvare se stesso indicando uno degli altri come la vittima sacrificale. Vega cerca di far riflettere e ragionare i soci perché il tempo a disposizione non è infinito ed entro la fine della notte bisognerà fare quella famosa transazione bancaria…

Non sempre i consigli di Vega vengono accettati, vuoi perché egli rappresenta una sorta di specchio della verità, vuoi perché è facile giudicare quando non si è coinvolti direttamente.

Verranno fuori una infinità di cose: gelosie, segreti, malcontenti, tradimenti ed altro ancora che dilanieranno la compattezza del gruppo.

Chi alla fine s'immolerà e per quale motivo e cosa saranno obbligati a fare gli altri tre?

Alla fine di quella notte Vega andrà via ma i quattro soci non saranno più gli stessi.

 

Ancora una volta la Spagna si dimostra la portabandiera del Thriller in ambito mondiale.

di Rael70