L’alta carica motivazionale e la vivacità dei personaggi sono le due cose che mi hanno colpito di questo film.
Prende avvio da un desiderio irrealizzato e più precisamente da un’ingiustizia subìta da un giovane nuotatore agonista, Matteo Achilli, da parte di chi si trova nella stanza dei bottoni muovendo pedine a proprio piacimento. Ma chi non è nato per essere una pedina, sa come riportare nelle sue mani il destino e riattivare la mentalità vincente del campione. Matteo, infatti, reagisce alla rabbia con la grinta di chi crede in sè. È un gioco di resistenza ogni volta che quella domanda sembra tormentarlo "Vali più tu o lui?".  
Come impedire, infatti, a chi ha una posizione sociale di vantaggio di oscurare le tue competenze e di sottrarti quel pezzettino di successo che ti spetta nel mondo? Esiste un sentiero che impedisca di inciampare nella malvagità degli altri? Matteo ci prova tenacemente realizzando EGOMNIA, un calcolatore matematico del merito, in cui far incontrare chi è alla ricerca di un lavoro con le possibilità esistenti nel mercato, secondo un sistema di merito trasparente e oggettivo. E allora ecco che diventa di colpo popolare, ricco e...stronzo!
Ho apprezzato molto quel richiamo all’umiltà da parte del docente dell’Università in cui studia: da un Maestro c’è sempre da imparare, anche quando pensi di averlo superato per via del tuo successo.
Il messaggio principale del film è comunque racchiuso nella possibilità di scommettere sul pensiero positivo, che permette di porsi nella condizione di affrontare meglio un problema, di sentirsi meno vittima delle circostanze e di costruire la propria autorealizzazione nel cammino dell’esistenza.Quanta rabbia, ansie e preoccupazioni accumuliamo, nonostante tutto, in questo cammino? Tante, troppe. Che ognuno però, dopo i giri immensi alla ricerca della felicità, possa avere a fine giornata la forza di esclamare a se stesso:
                                                     
                                                        “Quella fatica aveva senso, ha fatto di te qualcosa di bellissimo!”.