Recensione di   Bongo Bongo

1917

(Film, 2019)

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Tecnicamente ineguagliabile, ma la vera forza è la sua delicatezza

Sam Mendes (il regista) e Roger Deakins (il direttore della fotografia) hanno realizzato qualcosa di quasi folle: un film di guerra costituito solo da 2 piani sequenza, cioè un film in cui c'è un unico stacco della telecamera (tra l'altro, uno stacco dovuto solo a ragioni narrative e non tecniche, per una precisa volontà del regista).  La moglie (e storica collaboratrice) di Deakins ha raccontato nel loro podcast che lei stessa, leggendo per la prima volta la sceneggiatura, ha pensato che il regista non stesse parlando seriamente riguardo al fatto di girare il film in un'unica sequenza, tanto era assurda come idea.

 

Eppure ci sono riusciti ed il risultato è, dal punto di vista tecnico, un capolavoro. Ovviamente il film non è stato girato in un'unica ripresa e rendere tale effetto ha richiesto un immane lavoro, ma ciò che costituisce il vero valore del film è che, dopo un po', l'aspetto tecnico passa completamente in secondo piano e si viene avvinti della storia, che sceglie di non affondare nell'orrore della guerra ma mantiene sempre un tocco poetico e umano, quasi come una favola . E sebbene non tutti abbiano apprezzato questo limitato realismo del film,  secondo me è  in questo il grande merito del regista: la curiosità tecnica di un film senza tagli è in realtà un espediente narrativo per coinvolgere lo spettatore e farlo sentire parte della storia, come se la stesse vivendo (in un film del genere la telecamera rimane sempre a poca distanza dai protagonisti e quasi sempre ad altezza d'uomo) , facendolo trepidare per la sorte dei protagonisti - merito anche della bravura degli attori - e senza avere intenzione di descrivere in modo realistico (e quindi repellente) l'oggettività e la brutalità della guerra. E' un film epico e di avventura più che di guerra, ma è soprattutto la storia di due uomini. Farà storcere un po' il naso agli storici e forse qualcosina nella sceneggiatura non fila perfettamente, ma ciononostante è uno dei film più belli e coinvolgenti che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni. 

di Bongo