Un premio straordinario conduce a uno scontro sanguinario

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Che serie superba quella di Hwang Dong-hyuk, l'idea d'intrappolare 456 persone in un'area sorvegliata da guardie mascherate affascina finemente, specie perché, quell'adunanza è tutta consenziente. Una gara, sei giochi da superare, dover la concorrenza sbaragliare, per un montepremi da sogno, che tutti si vogliono aggiudicare. 45,6 miliardi di won, circa 33 milioni di euro, bruciano morale e coscienza, con brutale irruenza.
L'inferno dal quale fuggono questi sciagurati rappresenta un'esistenza di errori, catastrofi finanziarie, e perdere la vita par poca cosa, di fronte a un'occasione così golosa. Nonostante ci sia la possibilità di rinunciare, pur dopo aver scoperto a cosa vanno incontro, nessuno di loro vuole abbandonare.

 

A introdurci nell'incubo è Seong Gi-hun, un ludopatico sudcoreano divorziato ed enormemente indebitato. il vizio del gioco l'anima gli ha divorato, riducendolo a brandelli: troppe macerie dietro di lui, roba da strapparsi i capelli. Costretto a vivere con la madre in un quartiere che odora di miseria, si trascina aspettando la svolta, ma, come tutti i giocatori d'azzardo, oh no, ricade sempre in quel difetto testardo. Fantasma dell'uomo di un tempo, osserva le rovine di un passato nemmeno così lontano, e sa di essere distrutto, malridotto, trovare una soluzione lo lascia senza sonno e senza fiato. Su di lui grava incombente una pesante minaccia: pagare in contanti, o con pezzi del suo fisico. Si trova così in bilico, ma di un'alternativa, non c'è traccia. Quando viene avvicinato da un uomo elegante, che gli porge un bigliettino invitante, decide di accettare quella sfida accattivante. Sì, di nuovo un match, stavolta ignoto, ma è difficile rifiutare, per chi in finale, non può far a meno di bruciare. L'uomo si ritrova così ingabbiato con gli altri concorrenti, a tentar di oltrepassare i test tra fatica e stenti.

 

Squid game, raggiunge apici di cattiveria e perfidia esagerata, e lo fa non soltanto attraverso prove spietate e mirabolanti, che estinguono i partecipanti con metodi atroci e stravaganti. Il punto di forza è aggiungere un tocco di classe non indifferente, in un modo raffinato e sapiente. Svelare la follia della maggior parte della gente, entrando nei labirinti della loro mente, mostrando come, anche quando si forma un'amicizia, o un qualsiasi legame, il tradimento è alle porte pur di arrivare, poiché oh, ragazzi, la fame è fame.

 

In trepidante attesa della seconda stagione, non posso che dire: ben fatto! Questi episodi sono stati in grado di ostentare la bassezza umana in maniera sopraffina, e attraverso rappresentazioni mortali spettacolari, su sangue e splatter han puntato i fari. Non so quali nuovi trappole apriranno i cancelli della prossima avventura, ma, di una cosa sono certa: disegneranno scontri di estrema paura.