Polvere siamo, e polvere ritorneremo a essere.

ScreenplaySpecial effectsActing

Spontaneus, è una dark teen comedy veramente ben riuscita, l'ho guardata per caso, senza essere minimamente al corrente del soggetto, e che dire, quando ho assistito alla prima esplosione, mi son detta: dannazione, perché diavolo non ho visto prima codesto gioiellino? Ora, la maggior parte delle persone cosiddette "normali" avrebbe strabuzzato gli occhi davanti a quella scena improvvisa, io invece, ho riso, ma di gusto proprio. Geniale, una trovata così è veramente fenomenale. E la leggerezza con cui si va ad affrontare una tematica realmente importante, lo è altrettanto. Ritengo che l'approccio sia volutamente "vedo e non vedo", "dico e non dico", poiché, se si fosse entrato troppo nei meandri della profondità della faccenda, si sarebbe sciupata la venatura comica. È come se si volesse strizzare l'occhio all'infinita debolezza umana, (oggi ci sei, domani chissà, carpe diem, siamo foglie al vento, la vita è un battito d'ali), risolvendo tutto con un: tra poco potremmo non esserci, godiamocela. Che è un modo evanescente per far fronte a un argomento di spessore: ad alcuni potrà dar fastidio, ma a me, ha solleticato il cuore. Forse ogni tanto, è meglio non prendersi sul serio, e spassarsela davvero.

 

La trama ruota intorno a un liceo, la Covington High School, e in particolare a due alunni, Mara (Katherine Langford) e Dylan (Charlie Plummer). Un giorno una loro compagna esplode durante la lezione, inspiegabilmente. Si diffonde ovviamente il panico, e le autocombustioni aumentano, senza che nessuno venga a capo del motivo (ecco una cosa che mi ha un pelino infastidita, questa sorta di pseudo epidemia da cosa è scaturita?) 
Mara è una ragazza carina, frizzante, ironica; Dylan è innamorato di lei da sempre, e saranno proprio quegli eventi tragici e assurdi a spingerlo a dichiararsi. Tra schizzi di sangue e terrore generale, il nostro si accosterà all'esistenza come un qualcosa da prendere alla giornata, e ha ragione. Perché titubare, temere di esporsi, avere paure immotivate? Spesso l'umanità si crogiola in un ingiustificato senso di onnipotenza, supponendo di poter gestire ogni cosa, quando in realtà, tutto può cambiare, l'inaspettato è dietro l'angolo, e non è sempre  un bene esitare.
I due ragazzi godranno di piccoli momenti di felicità, ma le esplosioni continueranno a mietere vittime, interverrà il governo, e la soluzione finale, beh, quella mi è parsa un pochino banale.

 

Aldilà di qualche piccolo scivolone, il racconto è parecchio gradevole, e la sceneggiatura ragionevole, si barcamena infatti tra humour e qualche tenue riflessione senza escludere del tutto il messaggio del film. La regia di Brian Duffield ha un buon ritmo, i due protagonisti funzionano egregiamente, e il gore è convincente e sorprendente. Se ve lo siete perso, recuperatelo, merita.