La stupidità banale che soccombe al male

Incuriosita dalle valanghe di recensioni positive, e dal titolo, caruccio tutto sommato, mi sono avventurata con fiducia in questo girato raffinato, lontano anni luce dallo splatter di cui il mio palato è ghiotto e al quale ormai è abituato. Non la tiro tanto per le lunghe, una certa delusione c'è stata, non nei confronti della pellicola, che per carità, tecnicamente non fa una grinza, ma la storia no, non mi ha convinto. Ok, si presume che negli horror, le vittime siano idiote, e soffrano un filino di demenza, ma qui, scusatemi se lo affermo francamente, lo sono all'ennesima potenza! Tuttavia, mi sentirei di catalogare l'opera più come un thriller drammatico, con lievissime venature orrorifiche.

 

Mi domando perché io abbia letto in giro: "conclusione inattesa", ma dove? Diamine, si capisce subito dove si andrà a parare! Toc toc, cosa potrà mai accadere? Torneranno a casa sani e salvi, o perderanno i loro scalpi? Anche la trovata che dovrebbe rappresentare il colpo di scena da manuale, è ampiamente anticipata, poiché vedere dei genitori trattare un bimbo muto con metodi così severi e spietati, in buona parte, il finale te l'ha già svelato.

 

La trama, è semplice, lineare. Una famiglia danese con una bambina, ne incontra casualmente in Toscana un'altra, olandese, che ha un figlio a cui manca una pezzo di lingua. In seguito i babbei danesi ricevono un invito dall'altra "simpatica" famigliola, a trascorrere da loro un "piacevolissimo" weekend.
L'abitazione è ben imboscata, e di vari comfort dotata, beh si, in fondo, pare proprio una figata. Tra scortesie, stramberie e antipatie, sembra comunque arduo abbandonare quelle arpie. 
Buone le interpretazioni degli attori, il malefico duo è parecchio inquietante, il ritmo un po' lento ma alquanto angosciante.

A un certo punto, io avrei intrappolato la coppia sacrificale, l'avrei torturata un pelino, giusto per sano divertimento e per giustificare la loro indole maniacale.


Perché quegli ingenui non sono scappati a gambe levate? Dico, ma ci siete, o ci fate? Eh sì che di pensieri, volontà, e tentativi con poca costanza, nel corso dei novanta minuti i nostri ne hanno avuti abbastanza. Quindi, per quale piffero di motivo lì sono restati? Credevano sul serio di essere graziati?
No signore via, non si può! Ma anche uno col quoziente intellettivo di un'ameba in salamoia se la sarebbe svignata, senza temere di esser vittima della paranoia! E invece questi no, sono tornati pure all'ovile, roba da avere un inevitabile attacco di bile!

Sei scarso solo per la brutalità psicologica, il senso di ansia che riesce a generare, e la fotografia magistrale. Con una sceneggiatura sviluppata in un modo più incisivo e convincente, e un filo di gore in più, sarebbe potuto essere un film veramente interessante.