Recensione di   La Prof Dell' Horror La Prof Dell' Horror

Santa's Slay

(Film, 2005)

La magia del Natale, porta in dono l'empio male

L'avvicinarsi delle feste regala profumo di magia, e quindi, perché non concedersi un po' di sana allegria? Santa's slay parte in quarta, con un inizio davvero promettente, ironico, divertente, ma poco sorprendente (l'ingresso burrascoso di Bill Goldberg dal caminetto, beh, che dire, è abbastanza ovvio dove andrà a parare). Il "simpaticone", dà il via a un massacrante show, e devo ammettere quanto mi sia dispiaciuto vedere la bella Fran Dresher perire tragicamente al principio del girato; lo sbiadito ricordo della tata genera in me ancora tanta simpatia. (Ebbene sì, prima di diventare un'incallita divoratrice di splatter, ho avuto i miei periodi quasi "normali").

 

L'idea di rivelare un'ipotetica identità demoniaca del simpatico vecchietto porta doni è audace, e che dire, effettivamente, mi piace. Ma, e c'è un grosso ma, la pellicola non prende ahimè la piega sperata. La classica occasione sprecata. Mi è parsa soprattutto una carrellata di uccisioni per mano del buon Goldberg, che per carità, in questo funziona alla grandissima, ma non è in grado di eguagliare l'incontenibile Harbour in una interpretazione molto diversa ma a tratti similare. Sì, è pur vero che "Una notte violenta e silenziosa" è uscito molto tempo dopo, ma sarebbe stato bello vedere la medesima enfasi, e la stessa ilarità. Qui, non si ride poi molto, il rude babbo Natale trascina con sé solo morte e devastazione totale. Un burbero che non riesce però a impressionare completamente, poiché, a mio avviso, un perfido demone, sarebbe dovuto essere fermamente più prorompente, graffiante, irriverente. 

 

Il nerboruto wrestler convince bene come massacratore di bimbi, vecchi, e pastori, ma gli manca quel certo non so che, quell'appeal malvagio che hanno soltanto i migliori. Il filmato scivola via senza peculiari intoppi, si lascia guardare, gli effetti presenti sono comunque buoni per un film b-movie, tutto nella media, tutto regolare. Gradevole il semi colpo di scena finale che svela l'identità dell'angelo con cui Santa/Satan ha perso la scommessa, obbligandolo a fare penitenza per un millennio, e rilanciando la sfida, alza la posta in gioco. Ma i demoni si sa, non sempre sono un esempio di correttezza, e uno sgambetto sleale, c'è da aspettarselo, in completa certezza. La fine non azzarda e non appaga del tutto, anche qui, si poteva osare qualcosa di più scoppiettante e accattivante.

 

Santa's slay è ben lontano dall'essere un capolavoro, ma, ciononostante, raggiunge la sufficienza e può risultare una visione piacevole durante il periodo natalizio. Decisamente consigliato a chi ama le opere particolari che vogliono dissacrare questa festività, con una discreta dose di sangue e qualche lieve risata, inneggiando contro la falsa bontà.