Sposa insanguinata, carneficina fortunata

DirectionScreenplayScenographySpecial effectsActing

Posso dire una cosa? Adoro! Vorrei tante nuove uscite ispirate a storie come questa, un survival movie frizzante, spumeggiante, e, goticheggiante. Trovo semplicemente favoloso mescolare armi antiche, castello con passaggi segreti e bosco, alla modernità, quali telecamere e stanza di controllo. Un mix estremamente interessante, che pur sfoggiando scenografie accompagnate da una calda fotografia che potrebbe rimandare ad alcune opere di Del Toro, tiene i piedi saldi per terra, restando comunque ancorato al progresso. Questa commedia nera dell'orrore propone una graffiante satira sociale, e forse la frase atta a rappresentarla al meglio è quella pronunciata della bellissima protagonista Grace (Samara Weaving): fanculo i ricchi di merda.

 

La bella Grace è fidanzata con Alex (Mark O’Brien), rampollo della ricchissima dinastia Le Domas, produttrice da tempo immemore di giochi da tavola.
I due decidono di celebrare il matrimonio nella casa di lui, circondato dai suoi cari. Seppur Alex non sia del tutto convinto, Grace non condivide il suo ripensamento. Col senno di poi, probabilmente si sarebbe defilata a folle velocità, invece di restare intrappolata in una situazione grottesca e oltremodo azzardata.
La nobile stirpe non si fa mancare decisamente nulla, di parenti serpenti vi è una discreta abbondanza, così come di vizi e problemi mentali, vi è enorme tracotanza. Fratello alcolizzato, sorella cocainomane, zia scontrosa, ma che bel quadretto di famiglia. Cosa accadrà alla fortunata sposa, quando si troverà immischiata in un tremendo parapiglia? La meraviglia di questa trama, è la trasformazione della ragazza dall'aspetto angelico, apparentemente indifesa, in un diavolo pronto a tutto pur di salvare la pelle: proprio così, per lei, non c'è alcuna resa. 


La tradizione dei Le Domas prevede che il nuovo componente del clan peschi una carta a mezzanotte, e si cimenti nel gioco rappresentato dalla stessa, sino agli albori. La povera Grace, tra scetticismo e aria divertita, sceglie incautamente "nascondino", non sapendo che è la sua vita a essere in palio. Già, perché l'allegra famigliola, ha dei membri che all'occorrenza sanno trasformarsi in spietati assassini. Narra la leggenda che se il nuovo arrivato non verrà ammazzato, tutti loro all'alba moriranno, nessuno escluso. Ed è così che la non poi tanto allegra sposina si ritroverà coinvolta in una lotta all'ultimo sangue, e imbraccerà un fucile con tanto di cartuccera a tracolla.

 

La regia è in grado di miscelare una buona dose di brivido, e suspence al limite dello strambo, lasciando spazio a una carrellata di effetti splatter ben realizzati. L'interpretazione della Weaving è ottima e convincente, e il continuo divario tra il mondo aristocratico e quello del popolino dipinge un'atmosfera concreta e angosciante. Dopo un film del genere, viene proprio da pensare che non è tutto oro quel che luccica. Il principe azzurro non solo non esiste, ma in caso un esemplare ben camuffato incontrasse la vostra strada, gambe in spalla ragazze, prima che un malaugurato sentimento vi pervada.