Recensione di   La Prof Dell' Horror La Prof Dell' Horror

Abigail

(Film, 2024)

Ma che graziosa ballerina, soave, leggiadra, e assassina!

SoundtrackDirectionScenographyMake-upSpecial effectsActing

Cosa può mai andare storto quando si rapisce una dolce ragazzina vestita di tulle che fa la ballerina? In teoria proprio un beato piffero, ma in Abigail, non è così.

In questa storia che si apre col soave Il lago dei cigni, indubbiamente d'impatto, rincontriamo alla regia la collaudata coppia Bettinelli-Olpin/Gillett
e Busick alla sceneggiatura. Il lavoro svolto dal due convince, grazie a un buon ritmo, e avvalendosi di una location di sicuro impatto. Per quanto riguarda la scenografia e alcune atmosfere, la pellicola rimanda un po' a finché morte non ci separi, pur non raggiungendo quell'elevatissimo standard qualitativo. Tuttavia, il prodotto se la cava bene e intrattiene. Sicuramente Abigail è una delle nuove uscite più interessanti.

Il twist dell'intreccio è annunciato abbastanza velocemente, ma non impedisce di mantenere la suspence e nutrire la curiosità verso quella creatura innocente, che in realtà di candido non ha proprio un bel niente, e verso quel padre assai potente, da far tremare le mura dell'immensa magione soltanto sussurrandone il nome. La trama rivela subito le carte in suo possesso: un gruppetto di criminali sequestra un adolescente per chiedere un cospicuo riscatto. Non mancano i cliché ma va bene così.

C'è l'ex medico militare con problemi di dipendenza dalla morfina, (Melissa Herrera), reduce dagli ultimi scream. Ritroviamo nei panni di una hacker un pelino sgangherata la simpaticissima Millie(Kathryn Love Newton) di Freaky, che è in grado di compiere magie informatiche, ma non sa distinguere l'aglio dalle cipolle. 

Ci sono poi un ex poliziotto, un ex cecchino, un mafioso e un autista sociopatico (Angus Cloud, a cui è stato dedicato il film, scomparso di recente per una sospetta overdose con mix di droghe, tra cui il tremendo Fentanyl, la droga zombie di cui tanto si sta parlando). E infine, c'è lei, una bravissima Alisha Weir nelle nivee vesti di una piccola vampira assetata di sangue.

Gore, gore, e ancora gore! Sì, il mio palato è rimasto più che soddisfatto, il girato non lesina splatter, sangue, uccisioni mozzafiato, ferimenti, e anche qualche malcapitato, che finisce con l'essere decapitato. C'è anche un interessante tuffo in una piscina piena di cadaveri che fa riaffiorare alla mente Phenomena, ed esplosioni sanguinolente che ricordano il sopraccitato Finché morte ci separi. Questa simpatica signorina danzante, che uccide a passi di balletto è assai inquietante.

Abilmente beffarda e millantatrice, non svela tutte le sue potenzialità, e non risparmia morte, sino al finale in cui la sua perfida natura sarà lievemente addolcita. Forse, proprio in quell'epilogo in cui c'è clemenza verso un essere inferiore, si insinua il dubbio, che anche i mostri abbiano un cuore. 

In fin dei conti, tutti possiamo avere bisogno di aiuto, non importa quanto si possa essere convinti del contrario, arriverà sempre quel momento in cui, una mano tesa ci aiuterà a risalire la china. Anche se sei un perpetuo vampiro, col volto da bambina.