La fattoria della noia

Maledetta me, anzi, maledetti quelli che classificano la roba che ho appena visto come genere dell'orrore. Ma dove? Dico, dove? Ma cambiate spacciatore, anzi no, in effetti tenetevelo stretto, sa senza dubbio il fatto suo l'ometto. Ora, io non so davvero cosa scrivere, a parte numerose imprecazioni, ma ci provo lo stesso. Per cominciare, rammento una strepitosa Emma Roberts ai tempi di Scream Queens, che con la sua Chanel ha saputo portare il personaggio di stronzetta capobranco a livelli elevatissimi. Vederla sprecata in una desperate housewive priva di mordente beh, l'ho trovato parecchio deprimente. Va bene, deve interpretare una donna che soffre di depressione post partum, ma una protagonista di un piattume simile, non me l'aspettavo. La brava Emma fa il suo, ma è come sparare sulla croce rossa; con una sceneggiatura talmente dozzinale, non c'è proprio dove andare a parare. Marito non pervenuto, mentre abbastanza sprecato Michael Shannon, nei panni di un sopravvissuto all'eccidio consumatosi in quella casa tempo addietro.

 

La pellicola scorre lenta, tediosa, tra animali da accudire, visite improvvisate di un vicino che poteva rappresentare una buona svolta narrativa, usando meglio l'inventiva, e invece nulla, neanche lo psicopatico con manie omicide, giusto per aggiungere quel guizzo in più. Tutto rimane monotono, insulso, incolore, utilizzo di jumpscares che non farebbero saltare sulla sedia nemmeno un bambino di cinque anni, apparizioni spettrali che poco aggiungono e poco tolgono a questo nulla cosmico. In pratica ci troviamo davanti a un film di mistero, il cui unico, vero mistero, è capire chi abbia messo i soldi per produrre una siffatta boiata. Ci sono centinaia di trame con zero splatter ben più interessanti di questa: che dire, un quesito ancestrale resta impresso nel mio cervello, insieme a una domanda. Per quale cavolo di motivo un cretino porta a vivere la moglie depressa in un'abitazione isolata dove è avvenuta una strage? E per quale astrusa ragione lei non si oppone? Mi sembra scemo e più scemo in versione pseudo horror.

 

Sull'epilogo mi sono ritrovata a sperare con tutte le mie forze che l'altalena si spezzasse, perché porca paletta, almeno una gioia, una soltanto, mi spetta! E niente, non un ginocchio sbucciato, non una gamba rotta, un fiumiciattolo di sangue, o una bella, violenta botta. Pure il finale a tarallucci e vino mi è toccato, ma sì via, anche se ho spoilerato, codesto filmato non vale proprio la pena di essere guardato. Per commentarlo degnamente, mi ritorna in mente la frase di una grande artista, una che il suo lavoro, lo ha sempre svolto egregiamente. "Che noia che barba, che barba che noia. Che barba che noia, che noia che barba!"