Strano film forse, ma corrispondente alla sensibilità giapponese per le foto di famiglia intese come un mezzo per mantenere e alimentare il ricordo dei propri cari. Tanto più quando un terremoto e il conseguente tsumani distruggono e devastano irreparabilmente intere località. Non si tratta tuttavia di un film triste, anzi  per gran parte è un film guidato dalla leggerezza con cui il protagonista prende a poco a poco passione per la fotografia e dalla sua indecisione circa il suo futuro, infine il suo successo, pubblicando un simpatico libro di fotografie della sua famiglia, intenta alle più diverse incombenze e mestieri. L'evento disastroso fa maturare l'ulteriore consapevolezza dell'importanza della fotografia, e anche questa parte è resa con sufficiente leggerenza. Non è possibile sapere se la fotografia sarà così sempre importante nella nostra vita, nel momento in cui siamo sommersi dall'immagine. Però questo film fa pensare e non annoia.