Poliziesco fuori del solito, in cui l'azione è più tendente alla comprensione del prigioniero anziché all'applicazione rigida della legge. I francesi spesso ci portano fuori dal seminato. Ottimi gli attori. Insolito, il film, anche perché cerca di tratteggiare a più riprese la psicologia dei tre poliziotti coinvolti nella vicenda, ritornando sulle scene già viste, da diversi punti di vista. Ciò che all'inizio disorienta lo spettatore, che si aspetta il seguito della vicenda e invece assiste ad una diversa angolatura della scena già vista. In questo senso non sembra del tutto riuscito il tentativo della regista, di firmare un film in qualche modo psicologico. Il prigioniero, immigrato irregolare, se partirà per la sua destinazione andrà incontro alla morte, e ciò spiega il dilemma dei tre, che insieme ai loro problemi personali ed esistenziali, devono portare all'aeroporto il prigioniero. Si troverà una soluzione che non li metta in difficoltà con i superiori e che potrebbe salvare la vita al prigioniero? Nonostante i suoi limiti la pellicola si rivela pian piano convincente e dotata di senso compiuto. Il volto umano della legge, si potrebbe dire. Esiste?