Tratto da un racconto di Ammaniti, “l'ultimo capodanno dell'umanità”, il film non è stato sempre ben visto, né dal pubblico, né dalla critica. Tuttavia pur nella assurdità del tutto, quale si dipana man mano che il film va avanti, si possono trovare i motivi più svariati, ma purtroppo presenti nella cronaca di ogni giorno, per i quali l'umanità corre il serio rischio di degenerare, anche fino all'estremo (visto che è l'"ultimo" capodanno). Le vicende sono molto intrecciate tra loro anche perché si svolgono in un unico condominio, la recitazione è per forza di cose talvolta sopra le righe, deve tener testa alla sceneggiatura, Monica Bellucci è quella del 1998 e per forza di cose è quasi la protagonista, pur in mezzo a tanta altra gente. Qualche critica successiva ha detto che l'involuzione dell'umanità, così descritta, poteva far pensare a qualcosa ai tempi del Covid. Oggi potrebbe dirlo chi è più pessimista sul futuro dellumanità. Va però detto che qui siamo a Roma, e si sa, dai tempi di Nerone, che qui tutto può succedere per definizione.