In questo film ho visto un'idea nuova e tutto sommato divertente dei Sissi. Finalmente, direi, non più la bella e giovane sicura di sè di cui esistono diverse versioni, ma una persona viva nelle sue nevrosi esistenziali. La vita di corte è poco appagante? Sappiamo che non sempre (quasi mai, forse) non è il potere e/o la ricchezza che danno la felicità o semplicemente la serenità dell'esistere. D'altra parte è storicamente vero che Elisabetta di Baviera ha avuto tutt'altro che una vita facile e tranquilla. Non andava d'accordo con molti, a corte, e vedeva poco il consorte. Si dedicò non per nulla ai viaggi, dove cercava quello che non trovava a Vienna. Nel film molto è storicamente fondato, altre cose e in particolare la chiusura della vicenda sono inventate. Ma, anche se è vero che senza conoscere la vera storia di Sissi non sempre si capisce quello che succede, e in questo senso è come se mancasse un filo chiaro e logico conduttore, proprio questa andatura non del tutto lineare della storia corrisponde ad un personaggio sempre alla ricerca di sé, costi quel che costi. Il divertimento che ne risulta non è quello di una “commedia”, è il risultato più che altro dalla curiosità che deriva dal modo in cui la storia è qui rappresentata.