Il problema degli appuntamenti con la Rocco's House, la rubrica dei film visti a casa de Rocco, è che alla fine del film te frega e non te frega, quel che conta è il contorno (non inteso come cibo, ma anche).
Se poi invece d'esse solo in 2 ti ritrovi addirittura in 5 allora il film diventa davvero n'optional.
Allora, come al solito partimo dalla cena.
Dovevo fa il pollo al curry ma Rocco niente, ha saputo che ce vole il burro e, oh, anche se gl'ho detto che non se sente per niente come sapore e serve solo a dà cremosità alla salsina non ha voluto sapè niente, non me l'ha fatto fa.
Abbiamo così ripiegato sulla carbonara.
Il problema è che gli ovi eran pochi, il pecorino uguale e allora ce siamo dovuti arrabattà.
Ma la cosa clamorosa, per me record in 30 anni che cucino, è quando Rocco c'h proposto i su pici artigianali come pasta.
Ecco, volete sapè quanti minuti de cottura c'avevano?
VENTIQUATTRO
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VENTIQUATTRO
Ho controllato dentro la confezione se al posto della pasta c'erano direttamente le spighe de grano ma no, c'era la pasta davero.
Comunque bona, parecchio, andata bene.
Poi comincia sto film, Pig (avevamo appena mangiato pancetta, ce sentivamo in colpa) con Nicola Gabbia come attore principale.
Io non sapevo manco che era, pensavo addirittura n'horror.
E invece no, e invece è un drammatico stranissimo, dove accadono cose una dietro all'altra che se legano in maniera non chiarissima. Eppure un bel film, forse assimilabile come ritmo e modo anomalo di raccontare a quel grandissimo film che fu Blue Ruin.
Il problema cristo de sto film è che a 'n certo punto se inizia a parlà de tartufi.
E quindi niente, è impossibile quando senti parlà de tartufi e de venditori de tartufi (perchè il film parla de quel mondo), dicevo è impossibile non ripensà a uno dei capolavori del tubo, ovvero il video del SIGNOR MAGI, questo

E' stato difficilissimo, quando avemo citato sto video, sta poi seri pel resto del film.
Ora, i tartufi che trova Cage nel film son veri e buoni, no farlocchi come quelli del Signor Magi.
Probabilmente il Signor Magi non c'aveva il maiale che c'ha Cage nel film, un maiale da tartufi che vale oro.
L'unico Maiale in qualche modo accostabile al Signor Magi è probabilmente il Dio omonimo che, pieno di rabbia, cita il buon Ruggeri (il ragazzo del video).
Veniamo al film, brevemente però.
Rob vive da solo con il suo maiale.
E' sperduto in un bosco.
Scambia i tartufi che trova con piccole cose che arrivano dalla città, cibo ed oggetti.
I soldi non gli interessano, la sua è una vita di estrema povertà e di rifiuto della società civile.
Un giorno gli rubano il suo amato maiale e allora si affida ad un suo giovane cliente per aiutarlo a trovare i colpevoli.
Da qui nasce un film molto "strano", in cui si passa da una scena all'altra con motivazioni parecchio particolari, forse troppo particolari.
Ci troviamo in un vecchio magazzino, poi in un seminterrato dove fanno una sorta di fight club, poi a casa di un riccone (il padre del ragazzo). Non che i vari passaggi non siano spiegati ma il plot resta comunque tutt'altro che solido. Sembra un difetto - e magari lo è anche - eppure c'è da applaudire a questa sceneggiatura e opera prima così poco canonica nel raccontarsi.


Piano piano iniziamo a scoprire il passato di Rob (niente di che eh, è un film in tutti gli aspetti sotto le righe) anche se questo suo fuggire dalla società e dal suo lavoro non sono spiegati come meritavano, anzi, nell'unico discorso che fa il protagonista al riguardo (quello con lo chef, personaggio e attore secondo me terribili) il livello di scrittura del film secondo me presenta i suoi limiti.
Si va avanti, come dicevo ci troveremo in luoghi strani (un magazzino con un passaggio segreto, un seminterrato dove gastronomi se prendono a pizze - ma intese come schiaffi e cazzotti - un cimitero dove viene conservato del vino - vino che farà resuscità i morti? - poi un forno dove c'è un mezzo personaggio poco funzionale e poi la casa del padre, tutto in maniera abbastanza arbitraria), la vicenda prende il nostro interesse ma non tanto la nostra empatia (Cage discreto ma l'emozione non arriva).
Ma più che altro in questo film onesto, coraggioso e strambo ci chiediamo perchè Rob non si lavi MAI. All'inizio può esser carina come cosa e verosimile, alla lunga vederlo col sangue in faccia per giorni diventa ridicolotto eh.
Per mantenere la sua stranezza fino in fondo il film presenta forse nel finale il suo passaggio più strano. Quel ricco bastardo sembrava un pezzo grosso, uno cattivo, e invece viene "battuto" e reso un agnellino in modo proustiano, facendogli riassaggiare il pasto che mangiò 20 anni prima al ristorante di Rob, insieme alla moglie. Non lo so, in teoria è una bella trovata di scrittura ma, come tutto il resto, sembra veramente poco verosimile.
Poi, in questo anomalo film si arriverà a scoprire la verità sul maiale, in verità preventivabile.
E ci sarà un finale molto sommesso, anche questo "umile", intimo.
Un film che più che bello gli si tende a voler bene