Contiene spoiler!
Johnny vive un rapporto tormentato col proprio passato, ancor prima che con Maria. Un allenatore che ha subito l'onta della radiazione a vita per doping, come egli stesso confessa al farmacista, e che solo in apparenza cerca il riscatto, perseverando nell'inganno; il suo demone, la sua ossessione di rivincita degenera in una spirale di pulsione autodistruttiva. È un abile manipolatore, Johnny: dei sentimenti per Maria - la marciatrice, sua compagna, nonostante abbia la metà degli anni di lui. Ma sa plagiare anche i genitori della ragazza (il padre, soprattutto), disincantati albergatori in una località montana irreversibilmente in declino, ottenendone il denaro necessario per l'acquisto dei farmaci.
Persino quando la compagna gli annuncia la gravidanza, lui dissimula euforia, ma non per la prospettiva della paternità, bensì per l'opportunità di mascherare la frode grazie alla tempesta ormonale. Maria, la cui ossessione degenera in supplizio, vede incrinarsi la sua fede, quando incontra Tom, un ex atleta, anch'egli vittima delle insane pratiche di Johnny. Le lacrime della ragazza per l'aborto imposto ne preannunciano la scelta sofferta e definitiva.
Il mondo dello sport occupa uno spazio marginale e palesemente smitizzato.
L'intera vicenda si consuma sullo sfondo decadente di una piccola comunità montana, impietosamente ripiegata su se stessa e demograficamente indirizzata alla senescenza e al tramonto. Malanimo e vecchie ruggini caratterizzano i rapporti fra i protagonisti, imprigionati nelle memorie del passato. Johnny, ultima interpretazione di Libero De Rienzo, fuggirà con qualche soldo a bordo della vecchia Lada, mentre su Maria (Carlotta Antonelli), la sola a farsi carico di una scelta coraggiosa, si chiuderà l'inquadratura.