GLI SPIRITI DELL'ISOLA - THE BANSHEES OF INISHERIN

Martin McDonagh riesce a conferire a questo bellissimo ritratto della cultura irlandese un groviglio di impressioni che sorprendono lo spettatore fin dall'inizio, costernandolo per la stravaganza suscitata dal tipico carattere autoctono dei protagonisti.
Non a caso la trama si svolge interamente su un'isola, dal nome fantasioso di Inisherin, in cui due amici di vecchia data, Pádraic (Colin Farrel) e Colm (Brendan Gleeson), rompono il loro sodalizio per l'improvvisa volontà di quest'ultimo, senza che ne dia una spiegazione all'altro. Non soltanto; egli minaccerà Pádraic di amputarsi un dito della mano ogni volta che questi oserà rivolgergli la parola, proposito a cui adempirà fedelmente, a riprova della totale affinità con la follia che contraddistingue tutti gli abitanti della piccola comunità, personificata dall'alterno apparire della signora McCormack l'anziana pazza che richiama la figura di una "banshee", lo spirito femminile che preannuncia l'incombere della morte.

In fondo la tormentata afflizione di Colm deriva dalla bramosia di lasciare una preziosa testimonianza del suo passaggio terreno e il suo intento è di farlo attraverso la musica; eppure si dovrà arrendere davanti all'evidenza che non ha nessuna missione da compiere, e che l'efferato autolesionismo lo accomuna al fato degli altri abitanti dell'isola, tutti destinati a subire l'ineluttabilità, la violenza e le miserie del quotidiano vivere.

Siobhan (Kerry Condon), la sorella di Pádraic, figura di spicco e appiglio imprescindibile del fratello - corteggiata timidamente da Dominic Kearney (Barry Keoghan), un ragazzo dalla natura problematica, ma decisamente lucido nel tracciare un ritratto impietoso dei suoi concittadini - abbandonerà l'isola per un posto di bibliotecaria in una città sulla sponda opposta.

Sullo sfondo riecheggiano i boati della guerra civile irlandese, a cui fa eco lo scontro accanito ed immutabile fra gli abitanti di Inisherin.