Cento anni fa Buster Keaton dirigeva e interpretava questo mediometraggio ancora oggi modernissimo, nella storia e nel linguaggio.

 

Non è solo ricco di gag meravigliose (a cominciare da quello relativo alla palla da biliardo, da cui il titolo italiano), ma anche di effetti speciali d’avanguardia e ancora molto efficaci ed è forte di una storia meta-cinematografica in cui il protagonista entra nel grande schermo (come succederà poi in altri film più recenti come la Rosa purpurea del Cairo o Last action hero, per citarne solo due).

 

Straordinario.