Il titolo è l'unica cosa sbagliata di un film pressoché perfetto. "Le Samouraï" racconta davvero il senso di un'opera che è ben più di noir. Melville trae il meglio da Delon impedendogli di recitare. Impassibile, agghiacciato. Piccoli gesti come quello di aggiustarsi ossessivamente la falda del cappello sono pura storia del cinema.