Recensione di   Filippo Margionti Filippo Margionti

Magical Girl

(Film, 2014)

MAGICAL GIRL di Carlos Vermut

Magical Girl è la storia di un padre, Luis, e di sua figlia Alicia, una bambina dolcissima e malata che ha solo espresso un desiderio dalle conseguenze catastrofiche. E' anche la storia di Barbara, una donna "disturbata", e di un anziano professore di matematica che sta per uscire di prigione.
Che le loro esistenze stiano per intrecciarsi... ?

In questo secondo lungometraggio di Vermut si ravvisano già un senso della misura impressionante e uno stile personale e riconoscibile, qui come nel successivo "Chi canterà per te?", altro lavoro molto riuscito disponibile su Netflix. C'è da dire che in entrambi i film è tutto così meravigliosamente ambiguo che risulta difficile per lo spettatore mettere completamente a fuoco quello che sta vedendo, non riuscendo tuttavia a interrompere la visione.

Fatto curioso, il regista sembra pensare, sviluppare le sue opere prendendo spunto dai giochi geometrici: se in "Chi canterà per te?" è molto importante l'origami, Magical Girl è più simile al puzzle che vediamo nel film, un puzzle però di esistenze miserabili che va in pezzi man mano che viene completato, con tutti i suoi impietosi incastri del destino. O magari del caso... ? Non so cos'è peggio. E pensare che era iniziata molti anni prima, quando una tredicenne 'sconvolse' il suo professore di matematica... Chiusura del cerchio? Sappiamo come va a finire e, che sia il caso o sia il destino, è ugualmente spaventoso.