Sono come una corazzata chiusa in uno stagno, appena mi muovo c'è la rivoluzione dei ranocchi.

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 "Il Ritorno di Don Camillo" è il secondo capitolo delle vicende che vedono coinvolti Don Camillo e Peppone, sempre basato sui racconti di Giovanni Guareschi, che porta il pubblico di nuovo a Brescello per scoprire cosa ne è stato del parroco, partito per la sua nuova parrocchia al termine del film precedente (Don Camillo) Diretto con abilità da Julien Duvivier, il film mantiene lo spirito schietto e l'umorismo caratteristico della serie, regalando una piacevole continuazione delle avventure del sacerdote ribelle.
Fernandel riprende il ruolo di Don Camillo con la stessa verve e passione che hanno reso il personaggio così amato. La sua interpretazione travolgente trasmette la combattiva umanità e l'irresistibile umorismo che definiscono Don Camillo. La dinamica tra Don Camillo e Peppone, ancora una volta interpretato da Gino Cervi, continua a essere il cuore del film, offrendo situazioni esilaranti e riflessioni più profonde sulla convivenza e l'amicizia.
La trama, ambientata durante il periodo post-bellico, si sviluppa in modo coinvolgente, affrontando temi come la ricostruzione e le sfide di una comunità alle prese con il cambiamento. L'intreccio delle vicende personali dei personaggi con gli eventi storici offre una prospettiva unica e appassionante.
La regia di Duvivier mantiene la bellezza e l'autenticità del villaggio di Brescello, catturando l'atmosfera accogliente e vibrante della campagna italiana. La fotografia colorata e la colonna sonora incalzante contribuiscono a creare un'esperienza visiva coinvolgente e coinvolgente.
"Il Ritorno di Don Camillo" è un omaggio riuscito al suo predecessore, offrendo una continuazione fedele e appassionante delle storie di Don Camillo e Peppone. Con il suo umorismo irresistibile, le interpretazioni brillanti e la raffigurazione affettuosa della vita di provincia, il film riesce a catturare il cuore degli spettatori, offrendo un viaggio nostalgico e affettuoso nel mondo di Don Camillo.


Grazie, grazie figli miei! Io sono felice di poter essere di nuovo in mezzo a voi. Vedete: avevo tanta fretta che non ho potuto attendere e ho preso il primo treno... [...] Fortunatamente sono arrivato in tempo eh? Quando dico "sono arrivato in tempo" io non parlo di questa manifestazione di violenza alla quale il Signore mi ha dato la forza di mettere fine!