È grande cinema quello di West side Story, grande regia, grande messa in scena e notevole cast tecnico. Ma una domanda però mi ronza in testa. Perché tanta energia e bellezza su un remake di cui non se ne sentiva il bisogno (e il botteghino lo sta dimostrando) dato che il capostipite è una pellicola immortale? È mai possibile che Steven Spielberg non abbia nulla di nuovo da dire?

Certo come già detto l'aggiornamento tecnico visivo è davvero notevole, ma il talento di un rivoluzionario del cinema può essere imbrogliato così? Il problema non sta nel riadattare lo spettacolo teatrale, e proprio per questo più che remake si può parlare di nuova trasposizione cinematografica, ma nell'aggiungere poco di nuovo.

Sappiamo tutti che West Side Story è una sorta di Romeo e Giulietta moderno, ma a parte il riferimento antixenofobo davvero si trova poco di nuovo.

Bel cast di personaggi poco conosciuti con Rita Moreno che funge da collante con la versione precedente. Personaggi che non permettono interpretazioni strappa-premi, ma che richiedono grandi capacità sia di danza che di canto...E non è poco. Anche perché le coreografie sono estremamente fisiche al limite dell'acrobatico.

Senza ombra di dubbio il film cresce scena dopo scena per arrivare ad una parte finale da applausi che fa dimenticare le due ore e mezza di durata. Buon intrattenimento e grande tecnica cinematografica forse non fanno un capolavoro, ma un buon intrattenimento.

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