Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

Il caftano blu

(Film, 2023)

Sussurri e fruscii

Maryam Touzani possiede una qualità  rara nel cinema odierno: la fluidità nel racconto. Il caftano blu è la sua opera seconda e conferma le doti che già  si erano fatte apprezzare in Adam esordio di impatto internazionale. 

Questa volta, aiutata anche dal fruscio della stoffa, coprotagonista assoluta, la Touzani gira un film sussurrato. Con la cinepresa accarezza i suoi protagonisti, come le stoffe, ce li fa sentire, palpare. Inquadra i loro sguardi, descrive le loro resistenze e riesce a far trasparire i sentimenti in modo delicato. 

Aiutata da una splendida fotografia virata sui colori caldi, la regista riesce a parlare di temi scottanti senza mai creare pietismo né cercare lo scandalo e per un film ambientato in Marocco è  davvero una grande impresa. 

È supportata da attori ottimi come la Azabal che si dimostra attrice interprete di donne forti, capaci di lottare per delle idee e senza paura del giudizio. Qui ci mette anima e corpo e il risultato è  notevole. Bravo anche Saleh Bakri che ben tratteggia un personaggio combattuto che lotta verso la consapevolezza. 

Una bella conferma e un'opera che merita attenzione. Cantrice di tradizioni, ma mai di tradizionalismi, descrive una cultura ancora poco conosciuta nel mondo con i suoi pro e i suoi contro.  Bello coraggioso e riuscito.