Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

Priscilla

(Film, 2023)

La noia è la noia

Ecco a voi l'anti-Elvis di Buz Luhrmann. Certo sin dal titolo ne è il film speculare, ma Priscilla è l'altra faccia della medaglia non solo per la scelta della protagonista e per il suo punto di vista, ma anche per l'impronta registica di Sophia Coppola. 

Chi conosce il cinema e le tematiche della regista non resterà  stupito da come Sophia Coppola maneggia la materia Elvis/Priscilla. A lei interessa il fatto che Priscilla fosse un'adolescente al momento dell'incontro con Elvis così da poter affrontare il periodo della vita che più l'affascinana. 

Priscilla come già Maria Antonietta diventa una regina in una gabbia d'oro. È una ragazzina che si ritrova in un mondo che non conosce e che poco per volta si rende conto di non volere. La normalità non le può più appartenere e la noia fa sempre più capolino nella sua vita dove non può  neppure scegliere il colore del suo vestito. 

La regista si avvale di inquadrature strette, mette spesso in un angolo la sua protagonista e rallenta il montaggio. La fotografia su toni scuri non fa che demitizzare ulteriormente i protagonisti in una sorta di incubo del nulla. 

Passato in concorso a Venezia dove la protagonista ha vinto, un po' a sorpresa, la Coppa Volpi per la miglior attrice Priscilla è un'opera che rispecchia appieno la poetica della sua regista che può piacere (a molti) o risultare un po' piatta, come al sottoscritto.