Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

Peter von Kant

(Film, 2022)

François Ozon ama adattare testi teatrali al cinema e l'operazione svolta su Le Lacrime amare di Petra Von Kant, opera di Fassbinder nata come dramma e poi portata da lui stesso al cinema ne è  l'ennesima riprova. 

Ozon studia questi lavori, non a caso aveva già messo in scena Gocce d'acqua su pietre roventi, basato su un testo di Fassbinder mai messo in scena, e li adatta alla sua sensibilità e a quella del pubblico moderno dandogli nuova anima e nuova linfa. 

Con Peter von Kant va oltre creando una sorta di crossover tra il personaggio scritto e l'autore. Il cambio di sesso del protagonista porta ad avere una sorta di trasposizione della vita de regista. Un gioco intelligente e decisamente credibile che funziona. 

Un amore al massacro tra quattro mura in cui si alternano sagaci dialoghi al vetriolo con il dramma dell'amore mal riposto e scarsamente ricambiato. Pochi personaggi in scena che raccontano di un novello pigmalione. Forse per questo però sembra mancare qualcosa di veramente nuovo, mentre abbonda il già visto. 

Resta una grande interpretazione di Menochet (che attore! Praticamente irriconoscibile rispetto ad As bestas) e un cast tecnico in cui scenografia e fotografia diventano protagonisti. Sarà per la stima che nutro per Ozon, ma mi sarei aspettato qualcosa di più.