Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

Ahed's Knee

(Film, 2021)
C'è sicuramente più ideologia e politica che spettacolo in Ahed's knee eppure il film funziona e non ci permette di staccare gli occhi dallo schermo. 

A metà strada tra il racconto biografico e la fiction, la giornata passata da un regista in una piccola cittadina israeliana per presentare il suo film al pubblico diventa il momento per riflettere sulla libertà di un artista durante e dopo la produzione della sua arte. Perché paesi democratici ma con una guerra interna probabilmente non possono permettersi voci di dissenso e l'arte deve sostenere il governo. 

L'opera parte in modo statico, ma ingrana scena dopo scena in una denuncia dapprima accennata (ma chi viene scelto dal ministero?) per diventare sempre più forte e violenta sfociando in un monologo che l'autore rivolge ai cittadini. Uno sfogo contro chi cerca di bloccare la libertà di grande potenza e che accende tutto il film. 

Notevole il protagonista che riesce a incanalare nel personaggio quella rabbia repressa che all'inizio sembra noia statica e che alla fine lascia esplodere in una sorta di vendetta catartica. Un ruolo che gli permette di toccare molte sfumature. Notevole. 

Ahed's knee è stato premiato a Cannes con il Premio delle Giuria. Pur essendo un film piccolo e povero va visto per cogliere la difficoltà degli artisti a dire liberamente quel che pensano e aingiorni nostri resta davvero un grande problema.