Film Claustrofobico all'ennesima potenza, film girato con 2 lire e candidato all'Oscar. Quando le idee battono qualsiasi budget milionario, perché si, i Film straordinari si riescono a fare anche senza soldi.

Impossibile non immedesimarsi da spettatore nel protagonista "e se capitasse a me cosa farei?", gli occhi della telecamera sono i nostri occhi. Anzi il nostro occhio, perché il giornalista, giovane e pieno di vizi e bella vita, si ritrova da un giorno all'altro immobilizzato in un letto di ospedale, potendo comunicare solo con l'occhio sinistro, capisce tutto ma non può parlare, vorrebbe scatenarsi alle feste come pochi giorni prima, ma non puo
muoversi. 
Il solo occhio sinistro, come lo spioncino immobile di una porta, che fa da connessione tra lui e il mondo esterno, che lo osserva come una cavia, mentre lui osserva loro cercando di gridare la sua creatività ed esuberanza della vita precedente. E in questa trappola divina, l'unica via per sopravvivere, è l'immaginazione, la creazione di un mondo virtuale che non vivrà mai più, usare il suo occhio come un visore virtuale per crearsi una sua realtà abbandonando il suo corpo inerme per entrare in quello di brillanti e sorridenti infermiere che lo osservano e comunicano con lui al suo capezzale.
E la sua sfida sarà scrivere un libro col solo uso dell'occhio sinistro, comunicando le lettere attraverso un battito o due battiti della palpebra. Tratto da una storia vera.