DirectionActing

Ammetto di aver visto questo film per la prima volta. Lo conoscevo, sapevo che l'opinione generale lo definisce capolavoro, ma non avevo mai sentito il desiderio di avventurarmi. Sarò Impopolare, ma capolavoro non lo posso definire. Lo definisco un bellissimo film, di quelli che lasciano qualcosa dentro, quello sicuramente.

Non discuto minimamente il meritato Oscar per l'interpretazione di Al Pacino, che si apprezza ancor di più se il film lo si vede in lingua originale. Personalmente io propendo da sempre per De Niro, che considero inarrivabile, ma Pacino ha decisamente fatto centro con questo ruolo, complesso non solo per l'handicap fisico del personaggio, che è non vedente, ma anche per tutto il percorso emozionale, fatto di amicizia, dannazione, redenzione, riscatto e passione. 

La storia è di quelle di cui si percepisce come andrà a finire quasi subito, 2 storie contrapposte quella di Charlie, 22 anni, che affronta il suo percorso scolastico in una scuola super prestigiosa, circondato da i classici “figli di papà” , club di cui lui non fa parte potendosi permettere gli studi grazie a una borsa di studio e che decide di assistere per un solo weekend un tenente colonnello in congedo, Frank Slade, non vedente, burbero e dipendente dall'alcol, il tutto per 300 dollari. Quando un weekend ti cambia la vita.

Storia che va in crescendo, scene iconiche come quella del tango, meraviglioso monologo finale….bellissimo, davvero! Capolavoro, però…proprio non saprei.