SoundtrackCostumesScenographyActing

Molto rumore per nulla. Quando l'hype non trova giustificazione.

Saltburn è uscito da pochissimo ma ha fatto tanto di quel chiasso, che mi sono quasi sentita obbligata a vederlo.

Mi approccio alla visione, sommersa da articoli e recensioni varie che osannano il film in un modo così plateale e carico di sentimento che già il mio allarme interiore suona all'impazzata, raramente mi è capitato di trovarmi d'accordo con tanto entusiasmo…e ancora una volta l'allarme interiore ha fatto centro.

Ci sono sicuramente elementi degni di nota, ma trovo davvero esagerato questo amore per un film che considero la versione Generazione Z de “Il talento di Mr Ripley” + la versione british e mentalmente malata di Parasite.

 

Il nuovo Tom Ripley prende il nome di Oliver Quick, studente arrivato da poco ad Oxford, che fa molta fatica ad integrarsi. Riesce ad attirare l'attenzione di Felix Catton, giovane carismatico, inaspettatamente dolce e amato da tutti. Felix invita Oliver a trascorrere l'estate a Saltburn, la dimora della famiglia Catton. 

Oliver si ritrova circondato da personaggi più che persone, esseri umani che sembrano aver perduto ogni contatto con la realtà.

Pian piano Oliver, che ci viene presentato come un timido ragazzo proveniente da una piccola cittadina, impacciato, che poco ha a che fare con chi lo circonda, non solo per personalità ma anche per ceto sociale e condizione economica, presenta nuovi e particolari aspetti della sua personalità che ci fanno man mano capire quali siano le sue reali intenzioni e la verità che si cela dietro le sue azioni e i suoi  atteggiamenti.

Come accennato inizialmente, non è nulla di nuovo. Una storia già raccontata ma che trova spunto per avere tanta risonanza, per alcune scene che tanto stanno facendo discutere, che a me hanno sinceramente procurato più fastidio che altro. 

I punti forti ci sono, quello principale è sicuramente l'interpretazione di Barry Keogan, che ci regala un personaggio che ha il giusto mix di astuzia, perversione, cattiveria. Attore giovane ma intenso, molto fisico e sicuramente talentuoso, regge l'intero corso del film egregiamente. Altra figura di spicco è senza dubbio la matriarca di casa Catton, Elspeth, interpretata da Rosamund Pike, che è alle prese con un personaggio che difinire sopra le righe è dire poco, con la delicatezza di un elefante in un negozio di cristalli, ma che riesce a tirare fuori un filo di maternità e tenerezza in pochissimi e fugaci momenti. 

Altro punto forte è sicuramente la fotografia, che è da 10 e lode, sfarzo di colori, luci e la cornice della tenuta di Saltburn che è davvero spettacolare. 

Ne consiglio la visione solo se siete dei delfini curiosi come la sottoscritta 😂