SoundtrackActing

Non vuole essere una recensione basata sull'aspetto critico e tecnico del film perchè, non lavoro nel settore e non posso quindi analizzare minuziosamente ogni aspetto negativo che caratterizza la maggioranza delle recensioni che trovereste in giro.

Concordo su quanto asserito dai più, ovvero che il tema del consumo di oppioidi in America è stato trattato fino alla nausea sia nel cinema che nelle mondo delle serie TV o documentari. Ma è anche vero che è un tema attuale e scottante e che miete vittime su vittime negli States e quando un problema porta tanta sofferenza, non se ne parla mai abbastanza, sperando sempre di muovere le coscienze di chi crea prodotti tanto nocivi e di chi ne fa uso o pensa di farlo.

 

Detto questo, Pain Hustlers ha una carta vincente: Emily Blunt, in uno dei ruoli più riusciti e magistralmente  interpretati della sua carriera! Intensa, penetrante, potente, bella e cazzuta. Non sono comunque da meno i suoi degni compagni, Garcia, O'Hara e Chris Evans, che è stato addirittura definito “macchiettistico”. Io, quando leggo queste critiche gratuite, penso sempre che gli addetti ai lavori abbiano la tendenza a criticare aspramente una determinata categoria di attori o attrici, la quale spaventosa colpa (che per la sottoscritta è esattamente l'opposto) è quella di aver vestito i panni del supereroe e per questo, sono automaticamente poco credibili o meno bravi o mediocri…io mi permetto di dissentire in modo categorico, pur non essendo “del mestiere”. Altro aspetto molto apprezzato è la colonna sonora, potente e azzeccata!