DirectionScreenplayActing

Otto Anderson (Hanks) è un uomo di 63 anni che vive nella periferia di Pittsburgh rimasto vedovo e senza figli, vive nella più totale solitudine. La scomparsa dell'amatissima moglie lo fa sprofondare in una stato depressivo importante che lo porta ad isolarsi al punto da diventare burbero e scontroso con chiunque tenti di approcciarlo. Sul punto di togliersi la vita tentando di impiccarsi, viene interrotto appena in tempo dall'arrivo dei nuovi vicini che prendono in affitto l'appartamento di fronte al suo che bussano alla sua porta per presentarsi.

Marisol, di origine messicana, il marito Tommy e le due piccole figlie sono motivo di fastidio per il metodico Otto che non cambia i suoi piani, deciso a farla finita, tentando nell'impresa con metodi particolari e talvolta maldestri, non riuscendo mai a portare a termine la missione un pò per le “interferenze” dei nuovi vicini, un pò per la curiosità di Otto per questa simpatica famiglia, con il quale finirà inevitabilmente per affezionarsi, soprattutto per il rapporto che si creerà con Marisol, donna infinitamente buona e gentile e solare.

Otto si ritroverà ad aprirsi sempre di più, a far cadere quella dura corazza che ha costruito e dovrà pian piano fare i conti con i propri demoni e guardarli in faccia, nascondendo più di un segreto.

Remake dello svedese Mr. Ove del 2015, che io non ho visto ma che è stato amato dalla critica tanto da essere stato candidato agli Oscar ma che non vinse, ho però apprezzato la versione USA. Un film senza pretese, ma che racconta una storia triste si, ma anche di infinita dolcezza. Tom Hanks non delude mai, straordinariamente profondo, che riesce a trasmettere simpatia nonostante il carattere burbero e spigoloso del protagonista. Io ho la lacrima facile, chi legge le mie recensioni lo sa 😂 ma è un film che fa breccia nel cuore e che merita di essere visto.