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Il più cattivo, vince.

Questa la premessa di I care a lot, godibilissimo film con protagonista Rosamund Pike, che fino ad ora non ho mai visto nel ruolo della “buona” ma che la cattiva la sa fare tanto bene!!

Non ci sono i buoni, questa è la caratteristica più attraente di questa pellicola firmata J Blakeson, una cosa per me del tutto (o quasi) nuova. Ho bisogno necessariamente di vedere il buono trionfare, devo tifare per qualcuno! Ma qui ci si ritrova ad aspettare che tutti facciano una brutta fine, o almeno, si spera che il più cattivo tra i cattivi possa soffrire nelle più atroci sofferenze.

Marla Grayson (Pike) è una donna d'affari cinica, spietata e senza alcuno scrupolo. Il suo “lavoro”? Fingersi tutrice legale di poveri anziani senza parenti che circuisce con grande maestria e zero rimorsi. Approfittando della vurnerabilità dei poveri malcapitati, li fa internare in strutture specializzate e ruba loro tutto ciò che possiedono, avendo accesso (per legge) ai loro beni. Dalle case ai soldi, automobili….TUTTO ciò che Marla trova, sparisce. 

Se pur tutto questo è deprecabile a dir poco, con grande astuzia e anche grazie all'aiuto della sua socia e amante Fran (Gonzalez), tutto si muove sempre nei confini della legalità. Marla è intoccabile, il mondo è suo.

Ma la bella vita di Marla e socia è destinata a subire un brusco cambio di rotta, quando incontrano la vecchietta sbagliata. Jennifer Peterson (Wiest), una ricca pensionata gentile, apparentemente priva di parenti e sola, nasconde un oscuro e pericoloso segreto, è la madre di un ancor più spietato gangster della mafia russa (Dinklage) che non sarà affatto felice di scoprire cosa è capitato alla madre.

Un film che innaggia al girl power in tutta la sua gloria, dove troviamo una donna forte, che non ha bisogno di uomo, che li deride persino. Non ha una morale, non guarda in faccia nessuno, la sua ambizione è linfa vitale per lei.Se si isolano le azioni indegne che compie per avere una carriera di successo e soldi a volontà, Marla è quasi da ammirare per la sua determinazione e l'assoluta mancanza di paura, niente sembra scalfire questa donna. Il suo temperamento cazzuto però, la fa anche apparire glaciale e senza un briciolo di umanità, impossibile quindi provare compassione per lei.

Altro aspetto prorompente che si avverte è un ritratto dell'America dove il più cattivo viene premiato, dove non si salva nessuno, dove non ti puoi immedesimare nel buono ma al massimo in quello che fa meno danni. Un esempio di come in America puoi essere ciò che vuoi, dove puoi realizzare i tuoi sogni anche se questo significa sacrificare vite, cose e persone.