Acting

Lo ammetto, ho guardato il film più per i protagonisti che altro.

In genere non sono attratta da questo genere di commedie, si tende ad esasperare il componente “stupido” della coppia, al punto da risultare sgradevole più che fastidioso e forse talvolta è anche colpa dell'attore che calca troppo la mano. In più, il film è il remake dell'originale francese “La cena dei cretini” ed io, non me ne vogliate, ho un grosso problema con il cinema francese, non lo digerisco.

Detto questo, qui ho trovato un certo equilibrio, ho riso di cuore e di sicuro, riconfermo l'amore che ho per Steve Carell (che sa davvero fare qualsiasi cosa) e Paul Rudd, l'uomo che non invecchia mai 😂

 

La trama è piuttosto semplice: Tim (Rudd), ha una vita lavorativa avviata, ma vorrebbe di più, punta ai piani alti. Quando l'occasione sembra bussare alla sua porta, è disposto a fare di tutto. la fortuna bussa alla sua porta quando il Presidente della sua società, organizza una cena annuale per pochi eletti, dove ciascuno deve andare accompagnato da una “persona speciale” (il cretino, per l'appunto) che tutti i presenti potranno prendere in giro e chi avrà portato il vincente tra i cretini, avrà quel tanto sognato avanzamento di carriera. Tim pensa di aver trovato il suo cavallo vincente in Barry (Carell), conosciuto a causa di un innocuo incidente nel traffico, individuo assai particolare e con la passione di vestire topolini finti da personaggi storici e non, per creare opere d'arte.

 

Non posso ovviamente fare confronti con l'originale non avendolo visto, ma partendo dal presupposto che non si parla di un film candidato a premi prestigiosi, se si ha voglia di una pellicola leggera, carina e divertente, A cena con un cretino fa al caso vostro.